Donna scompare, ritrovata dagli agenti della centrale operativa dei vigili | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Donna scompare, ritrovata dagli agenti della centrale operativa dei vigili

Una donna con disagio psicologico si era persa ne pomeriggio di mercoledì scorso, vagando senza meta nella Roma semivuota di agosto. Ma grazie al lavoro della sala operativa dei vigili urbani, dopo ore di ricerca, a sera è stata ritrovata. Quella giornata, fa sapere una nota della polizia municipale, era iniziata con una nota di ricerca diffusa alle 17.30 per tutti i vigili in servizio sul territorio. Una coppia di genitori anziani aveva chiamato disperata il 113 perchè non aveva più notizie della figlia (che chiameremo Paola) allontanatasi di casa il pomeriggio, quartiere Trieste. Paola, una donna di circa 50 anni, con alcuni problemi psicologici, girovagava chissà dove e non rispondeva al telefono. Come normalmente accade in questi casi, la Centrale Operativa «Lupa» aveva diramato una nota di ricerca via radio a tutte le pattuglie in servizio, con la descrizione della persona e dei vestiti che indossava, e dove era stata vista l’ultima volta. Di Paola si aveva il numero di cellulare che però risultava staccato, e le speranze di ritrovarla diminuivano man mano che le ore passavano. Oramai erano le 22.30 ed era buio da ore. La capoturno della centrale «Lupa» Stefania, però, non demordeva e continuava a chiamare, racconta ancora la nota. Finalmente, alle 22.40 circa, una insperata risposta: zittita la sala con un cenno della mano, Stefania inizia a parlare con la ragazza dolcemente, con la speranza di ottenere dalla conversazione elementi utili per capire se si trova in pericolo, ma soprattutto dove si trova. Per fortuna Paola non è in pericolo immediato, è solo smarrita, e comunque va trovata: Lorenzo, uno degli operatori della Centrale, prende immediatamente un’auto di servizio e si porta, d’accordo con Stefania, verso il centro della città, in collegamento costante via radio in attesa di elementi utili dalla telefonata in corso. E così, per diverse decine di minuti, Stefania intrattiene amichevolmente Paola al telefono, chiedendo cosa le piace da mangiare, chi sono i suoi amici, raccontandole storie e altro, con l’obiettivo di tenere viva la conversazione. Alla fine, dalle parole dette, Stefania finalmente capisce dove si trova la donna: in una strada intorno alla stazione Termini. Avvisato il collega in auto, la capoturno annuncia con tatto a Paola che a breve si sarebbe avvicinato un simpatico vigile, che sarebbe stato lieto di aiutarla e accompagnarla a casa. Poco dopo Lorenzo, prosegue la nota, aggirandosi nelle strade segnalate, vede una donna al cellulare che corrisponde alla descrizione e capisce che è lei: ferma la macchina di servizio, scende avvicinandosi cautamente e, sorridendo, saluta Paola, offrendosi di portarla «sulla macchina della Polizia Locale con la luce blu» a vedere la centrale della Polizia. Felicissima e rassicurata dalla telefonata della sua oramai amica Stefania, Paola sale e, mentre tornano in centrale, racconta a Lorenzo la sua avventurosa giornata. Paola viene accolta dai ragazzi della Centrale Operativa, e per lei è un divertimento. Si siede anche su una delle postazioni radio, in attesa del padre, che arriverà poco dopo, felicissimo, per portarla finalmente a casa. Una serata di sorrisi e soddisfazione, conclude la nota, anche per la Centrale Operativa della Polizia di Roma Capitale.

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