Tutte le vittime del Ferragosto, un 17enne preso a bastonate al falò: è grave. Bimbo ustionato | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Tutte le vittime del Ferragosto, un 17enne preso a bastonate al falò: è grave. Bimbo ustionato

Da capire le cause del diverbio e il perchè di tanta violenza. Non è grave invece un altro 17/enne colpito da diverse coltellate vibrate da sconosciuti in una discussione per la divisione degli spazi in spiaggia ad Anzio, sempre due sere fa

– Vittime di incidenti o aggressioni insensate intorno ai falò di Ferragosto vicino a Roma, un bambino di due anni e mezzo e un ragazzo di 17 lottano in ospedale per sopravvivere. Un altro adolescente ferito meno gravemente in un’altra lite è fuori pericolo. La vigilia di Ferragosto ha lasciato strascichi drammatici sul litorale romano, da nord a sud. Sul litorale sud di Roma, tra Anzio e Nettuno, la polizia cerca i responsabili – pare due – dell’aggressione a un 17/enne italiano, picchiato durante una lite intorno a un falò. Il ragazzo è stato colpito alla testa con una mazza da baseball ed è gravissimo all’ospedale San Camillo, a Roma. In pericolo di vita. Da capire le cause del diverbio e il perchè di tanta violenza. Non è grave invece un altro 17/enne colpito da diverse coltellate vibrate da sconosciuti in una discussione per la divisione degli spazi in spiaggia ad Anzio, sempre due sere fa. Il ragazzo ha subito lesioni lievi, secondo il commissariato locale che svolge le indagini. Anche in questo caso gli investigatori stanno cercando di individuare i responsabili. È invece ricoverato sempre in prognosi riservata all’ospedale Sant’Eugenio di Roma, specializzato per la cura degli ustionati, il bimbo figlio di una donna peruviana caduto nella buca del fuoco acceso dalla madre e da suoi amici sulla spiaggia di Ladispoli. Ha bruciature sulle braccia e sul busto. I carabinieri della Compagnia di Civitavecchia stanno sentendo in queste ore la mamma del piccolo, una peruviana, e le altre persone presenti due sere fa, intorno alle 22, nella località a 40 chilometri a nord della capitale. Sarà poi il magistrato a decidere se formulare accuse nei confronti dei genitori o degli altri adulti, che potrebbero aver perso di vita il bambino. Una distrazione pagata cara.

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