Roma, Garcia: "Obiettivo Champions, ma il destino è vincere. Dzeko e Totti insieme non è eresia" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Roma, Garcia: “Obiettivo Champions, ma il destino è vincere. Dzeko e Totti insieme non è eresia”

– «Non sono cambiato, sono venuto a Roma per conquistare dei titoli, e faremo di tutto per lottare e vincere, sapendo che l’obiettivo primario resta la qualificazione alla Champions League». Così Rudi Garcia alla vigilia della gara col Verona. «Io qui sono solo di passaggio, ma la storia di Roma dice che il suo destino è quello di vincere. E noi dobbiamo essere all’altezza di questo destino – aggiunge il tecnico francese – Le ambizioni sono le più alte possibili, poi ci sarà la verità del campo». – Garcia poi, parlando in conferenza stampa, lancia un appello all’ambiente. «Quest’anno c’è tanto entusiasmo, tante premesse, ambizioni e convinzioni, io chiedo a tutti di giocare insieme, e ai nostri tifosi di essere con noi – le sue parole -. Se saremo uniti faremo il bene della Roma, se non saremo assieme faremo il male della Roma». «Perchè dico questo? Perchè adesso conosco bene la piazza, so che ci può stare un pò disfattismo in alcuni momenti. Per questo ripeto il mio appello: ci saranno momenti difficili, ma insieme saremo più forti – ripete -. Adesso entriamo nel vivo, dove ci sono sempre i tre punti da prendere. Siamo concentrati solo su domani, per noi conta davvero a Verona perchè la prima partita è sempre importante».«Con l’arrivo di Dzeko avremo una punta d’area di rigore, con lui siamo più ricchi o io ho più scelte da poter fare in attacco. Questo è un grande vantaggio per vincere le partite. E poi potranno giocare insieme Edin e Totti, non è una eresia questa cosa». Questo il punto di vista del tecnico della Roma, Rudi Garcia, sulla convivenza offensiva del centravanti bosniaco e del capitano giallorosso. Per il francese, però, è evidente che Totti non potrà essere il punto fermo della squadra. «Francesco è un campione in campo e nella vita, compirà tra pochi giorni 39 anni e questo vuol dire che non potrà giocare sempre allo stesso livello fisico – spiega -. Per me comunque non ci sono problemi, è sempre un vantaggio averlo. Avrà un grande ruolo da giocare, sia in campo sia fuori».

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