Stretta del Comune sulle case popolari, tra gli assegnatari anche i Casamonica: dossier ai pm
– Nel clan dei Casamonica non c’è solo chi abita nelle sfarzose ville con piscina, tra ori e marmi. Nella ‘grande famiglià di zio Vittorio, che solo pochi giorni fa si è distinta per il funerale show al Tuscolano, si annida anche chi vive, a prezzi non proprio di mercato, in case di proprietà del Comune di Roma. Forse anche in zone di pregio della Capitale. Il senatore dem e assessore ai Trasporti Stefano Esposito, ha ricevuto «segnalazioni» sulla loro presenza «anche oggi. Dobbiamo mettere nel centro del mirino il clan – annuncia – e lo faremo a partire da domani». Per ora una stima precisa su quanti siano non c’è, ma le verifiche si concentreranno su un centinaio di situazioni. E il dossier verrà mandato in Procura per capire chi e come uomini di un potente clan possano avere avuto accesso al patrimonio immobiliare capitolino a prezzi agevolati. Il Campidoglio sta per rafforzare la task force incaricata dei controlli sul patrimonio immobiliare. «Come abbiamo sempre fatto, chi risulta senza titolo verrà mandato via», la promessa del responsabile della legalità Alfonso Sabella. Più in generale, le verifiche fino ad oggi hanno già individuato 743 occupanti di case pubbliche sprovvisti dei titoli per abitarle perchè occupanti abusivi, oppure proprietari di immobili o con redditi superiori ai limiti. Si tratta di 320 alloggi di proprietà dell’amministrazione capitolina e di 423 alloggi di edilizia residenziale pubblica, per i quali si è concluso il procedimento amministrativo dopo il quale scattano le procedure di sgombero. Il dossier è a disposizione delle autorità inquirenti. «Proprio grazie a queste operazioni di recupero è stato possibile – sottolineano dal Campidoglio – intensificare il ritmo di assegnazione di alloggi popolari a chi davvero ne ha diritto». A far parte della task force sono Sabella (un lungo curriculum da magistrato anti-mafia), il vicesindaco Marco Causi e l’assessore alla Casa Francesca Danese. «Il monitoraggio è partito già un pezzo e stiamo lavorando per individuare, con il supporto della polizia locale, chi ci sta dentro, se ha titolo per rimanerci e se ci sono state delle cessioni di fatto, non autorizzate – spiega Sabella -. Non è una cosa tanto facile perchè il patrimonio di Roma è immenso e per troppi anni nessuno si è curato di fare le dovute verifiche». Ma il battagliero Stefano Esposito lancia la crociata contro i Casamonica: «Ho chiaro il lavoro impiantato dal bravo assessore Danese, ma accanto a questo ora dobbiamo mettere nel centro del mirino il clan e lo faremo a partire da domani. L’esperienza di Ostia fatta con l’assessore Sabella, va replicata. Dobbiamo rispondere alle emergenze».
Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login