Roma, Garcia: "Per battere la Juve ritmi alti". Allegri: "Hanno dente avvelenato, sia festa dello sport" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Roma, Garcia: “Per battere la Juve ritmi alti”. Allegri: “Hanno dente avvelenato, sia festa dello sport”

Ritmo alto e appoggio dell’Olimpico: è questo per Rudi Garcia il mix necessario per battere la Juventus. Il tecnico spera di non rivedere la lenta Roma dell’esordio in campionato, e si augura di sentire il calore del pubblico giallorosso nonostante lo sciopero del tifo annunciato dalla Curva Sud per protestare contro la divisione del settore per ragioni di sicurezza. «Rispetto a Verona voglio vedere un ritmo più alto, voglio la stessa squadra vista dopo il gol di Jankovic – le parole del francese alla vigilia della sfida -. Domani dobbiamo iniziare come se fossimo in svantaggio, così giocheremo da subito per vincere, cosa che a Verona abbiamo fatto solo dopo aver preso il gol. La gara del Bentegodi ci deve servire da lezione». E a facilitare il compito dovranno essere i 60mila spettatori attesi sugli spalti dell’Olimpico. «Dovremo sfruttare il fatto di giocare in casa, davanti ai nostri tifosi – il messaggio di Garcia -. Siamo ambiziosi e faremo di tutto per prendere i tre punti, ma dovremo essere al nostro massimo per vincere». Insomma, uniti per il bene comune. Senza pensare a proteste contro Prefetto e Questura, senza farsi distrarre da un mercato ancora aperto. «Non deve influire, soprattutto nella testa dei calciatori – sottolinea l’allenatore romanista -. Dobbiamo essere concentrati solo sulla partita». Più facile a dirsi che a farsi per elementi come Iturbe, Paredes e Ibarbo, convocati nonostante le voci di imminenti cessioni (rispettivamente a Genoa, Empoli e Sampdoria). Non ci saranno invece Cole (ormai separato in casa), gli indisponibili Strootman, Ruediger e Palmieri (ancora ritardi sull’invio del transfer da parte del Santos), e gli ultimi arrivati Vainqueur (centrocampista francese prelevato dalla Dinamo Mosca) e Ponce (centravanti argentino del Newell’s Old Boys atteso domattina a Fiumicino). La squadra che scenderà in campo, comunque, è praticamente fatta. «Al 90% ho la formazione in mente, sto solo aspettando di vedere se Torosidis smaltisce in tempo un affaticamento muscolare. Se recupera, come penso, giocherà lui a sinistra, così lasciamo un pò di tempo a Digne di adattarsi alla squadra – annuncia Garcia -. Totti e Dzeko? Possono giocare assieme, se giochiamo con due punte o a tre, ma più quando gli avversari hanno una difesa a 5. È una possibilità, ce la teniamo, e la useremo nel corso della stagione». Quando anche la Juventus avrà avuto il tempo di pesare le scelte di mercato: «Che idea mi sono fatto dei bianconeri? Sono arrivati Mandzukic, Zaza, Dybala, Khedira, Alex Sandro e dimentico sicuramente qualcuno (come Cuadrado, subito convocato da Allegri, ndr). La Juve ha vinto gli ultimi 4 scudetti, è una squadra di alto livello – conclude Gracia -. Poi sappiamo che a inizio campionato nessuno è veramente pronto. Sarà una gara di quelle gare che ci piace giocare anche se è un pò particolare che un big match del genere arrivi alla seconda giornata». Non per questo però i punti in palio saranno meno decisivi nella corsa al titolo. A un passo da Draxler, a caccia di punti contro la Roma, dopo lo scivolone casalingo con l’Udinese. La Juventus sta per calare l’asso sul mercato, ma non si distrae dall’obiettivo di campo: fare punti all’Olimpico. Nel match-clou Allegri si affida ancora a Padoin, nel delicato ruolo di regista davanti alla difesa. «In assenza di Marchisio – spiega – è l’unico che coprire quel ruolo. Ho provato altre soluzioni ma tutte sarebbero un azzardo». Nessun compito nuovo, quindi, per Pogba. «Padoin ha giocato bene contro l’Udinese – prosegue il tecnico bianconero – come d’altronde tutta la squadra: parlano chiaro i 20 tiri in porta, il 67% nel possesso palla, i 10 calci d’angolo battuti. Se avessimo vinto, Padoin sarebbe stato giudicato il migliore in campo». Con un calcio alla pretattica, Allegri rivela anche: «Giocherà Dybala, dall’inizio». Ancora panchina quindi per Morata, al rientro da un infortunio muscolare. La Juve vuole puntare sul sicuro, in attesa che gli infortunati rientrino ed i nuovi si ambientino. «Non so dire se sia peggio e o meglio che il confronto con la Roma si debba giocare così presto: lo scoprirò – sorride – domani sera». Allegri sa che i giallorossi saranno più motivati che mai: «La Roma avrà il dente avvelenato, è arrivata due volte seconda e questo anno vuole vincere lo scudetto; ha tutte le carte in regola per riuscirci, ma pure noi». «L’importante però – sottolinea – è che Roma-Juve, una delle partite più importanti di tutto il campionato, sia una giornata di sport e di spettacolo, senza violenze né fuori né dentro lo stadio. Sembra banale dirlo, ma in Italia dobbiamo ancora civilizzarci». Sul piano pratico «dovremo essere bravi – è l’invito di Allegri – a giocare una partita con grande intensità perché di fronte avremo una squadra di qualità fisiche e tecniche». Allegri è pronto ad abbracciare Draxler: allo Schalke 04 andranno 32 milioni compresi i 6 di bonus, anche se l’affare non ha ancora i crismi dell’ufficialità. «L’importante – osserva Allegri – è arrivare alla chiusura del mercato e completare questa rosa con dei giocatori di qualità per non abbassare il livello tecnico della squadra, per il campionato ma soprattutto per l’Europa: in Champions se non hai tecnica, difficilmente riesci ad andare avanti». Per Llorente e Coman, infine, è addio: «la partenza di Fernando era programmata ma mi dispiace perderlo, è atleta di grande professionalità». Quanto al giovane francese «c’è stata la volontà del giocatore di andare – spiega Allegri -. Da parte mia c’è sempre stata piena fiducia, visto che l’ho fatto giocare titolare in Supercoppa e alla prima di campionato. Ma tenere giocatori contro la propria volontà è un male per la squadra».

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