Mafia, scattate le misure di sicurezza della Questura. Il Pd si riprende don Bosco dopo i Casamonica, tanti assenti | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Mafia, al via il sit-in: piazza Don Bosco blindata. Marino: “Non vinceranno”. Il sindaco contestato: “Bugiardo”

Il M5S non parteciperà alla manifestazione "perché non ritiene il Partito democratico credibile nella lotta alle cosche. Lo dimostrano gli arresti"

In una piazza Don Bosco blindata è appena iniziato ufficialmente il sit-in ‘Antimafia capitalè, organizzato dal Pd romano a seguito dei funerali choc di Vittorio Casamonica, che si sono svolti nella stesso luogo 15 giorni fa. Tra i presenti sotto al palco allestito per l’occasione il sindaco di Roma Ignazio Marino, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il presidente del Pd Matteo Orfini, il coordinatore romano di Sel Paolo Cento, assessori capitolini e regionali e minisindaci. «Oggi una comunità intera è qui a Don Bosco a testa alta, a dire che non saranno loro a vincere». Così il sindaco di Roma Ignazio Marino su twitter a proposito del sit in contro le mafie a Don Bosco davanti alla chiesa che nelle scorse settimane ospitò i funerali di Vittorio Casamonica. «La presenza delle persone in questa piazza dimostra che Roma è una città antifascista, antinazista e antimafia: abbiamo cacciato i fascisti e i nazisti, ora cacceremo anche la mafia». Così il sindaco Ignazio Marino parlando al sit contro le mafie a Don Bosco. Alcuni cittadini hanno contestato il sindaco Marino arrivato ora a Piazza Don Bosco. «Bugiardo: riandiamo al voto», hanno urlato mentre altri gridavano «Vergogna» e «Hai rovinato Roma». In piazza anche supporter del sindaco che hanno replicato «Non sei solo vai avanti» e gli hanno regalato dei fiori. Il sindaco non ha replicato e ha proseguito circondato dalla scorta e dalle forze dell’ordine. «#donbosco non ha fatto miracoli stavolta». Lo scrive in un tweet Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio e segretario nazionale de La Destra, allegando una foto tratta da Twitter in cui si vede il sindaco di Roma Ignazio Marino al sit-in antimafia di piazza Don Bosco. « ignazio marino dal neurologo americano hai trovato chiuso», scrive in un altro tweet Storace.

Sono in atto già da questa mattina le misure di sicurezza disposte dal Questore D’Angelo al fine di garantire il regolare svolgimento della manifestazione denominata «Antimafia Capitale» prevista per questa sera in Piazza San Giovanni Bosco, con inizio alle ore 18.00, ed indetta dal Partito Democratico. Già dalle prime ore dell’alba sono state effettuate bonifiche e controlli ad ampio raggio nella zona interessata, anche con l’ausilio di personale in borghese, con il preciso scopo di evitare qualsiasi turbativa. L’evento sarà seguito da un elicottero della Polizia di Stato che trasmetterà in tempo reale le immagini della manifestazione alla Sala Operativa.«Non saremo a Don Bosco e invitiamo anche i romani a disertare un raduno dietro cui si nasconde il vuoto di politica e soluzioni, in continuità col passato. L’improvvisata e ipocrita armata dell’»Antimafia capitale« rincorre mediaticamente il boom di »Mafia capitale« ignorando le cause del crack di Roma». Lo ha detto Riccardo Magi, presidente di Radicali Italiani e consigliere comunale di maggioranza in Campidoglio. «Un modo per rinviare ancora le riforme necessarie ed evitare lo scontro con le incrostazioni corporative che paralizzano la città e il Paese: dai partiti ai sindacati, dall’associazionismo alle aziende municipalizzate. Corporazioni che in buona parte oggi si immergeranno con il partito degli onesti e degli indignati in un bagno purificatore, senza bandiere ma brandendo quella comune dell’Antimafia Capitale, Anche stavolta senza alcuna assunzione di responsabilità, nè proposta, solo con la propria buona volontà: come se volere il cambiamento equivalesse ad averlo già realizzato. Abbiamo sentito che molto di rivoluzionario è stato fatto in questi due anni a Roma per la razionalizzazione delle partecipate e della spesa del Comune, ma è difficile rintracciare prove concrete. La dismissione e liquidazione delle Assicurazioni di Roma e delle farmacie comunali, rivendicate come emblematiche, non sono state realizzate determinando un danno erariale. Si è invece provveduto (con un’operazione di finanza creativa del »neo« assessore Causi) all’ennesima ricapitalizzazione di ATAC, azienda fallita per il costo del servizio occulto reso per anni a partiti, sindacati, apparato aziendale e fornitori. Intanto andava deserta la gara per la fornitura di 700 nuovi bus: sul mercato nessuno si fida di Atac, mentre i romani, che non hanno scelta, devono pagare il finto salvataggio di questo buco nero».«Il M5S non parteciperà alla manifestazione indetta oggi in piazza Don Bosco, a Roma, perchè non ritiene il Pd un partito credibile nella lotta alla mafia e alle cosche. Lo dimostrano gli arresti e le indagini aperte nei confronti di decine di suoi esponenti, inclusi assessori della giunta Marino». È quanto si legge in una nota congiunta dei deputati e consiglieri capitolini del MoVimento 5 Stelle. «Nella fattispecie – proseguono – non possiamo infatti non constatare come la fiaccolata convocata da Orfini appaia, peraltro, del tutto episodica e casuale, montata come uno spot per scopi – sembra – propagandistici e di visibilità. Con ciò – non dubitiamo affatto dello spirito di legalità che spingerà oggi alcuni cittadini ad aderire, ma ci domandiamo al contempo perchè il Pd non abbia indetto alcun corteo, ad esempio, dopo gli scandali di Mafia Capitale, o perchè non abbia spontaneamente aderito alla fiaccolata M5S di Ostia dopo l’arresto del loro minisindaco Andrea Tassone. Ebbene, se qualcuno crede che la lotta alle mafie possa essere contingente, o peggio ancora accidentale, motivata da necessità elettoralistiche, sappia che non potrà mai ricevere il nostro sostegno. La lotta alle mafie – concludono i 5 Stelle – per noi, che siamo un movimento di cittadini onesti, nato per difendere i cittadini onesti, è una cosa seria».

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