La morte di Federica Mangiapelo diventa una piece teatrale | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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La morte di Federica Mangiapelo diventa una piece teatrale

La morte violenta di Federica Mangiapelo diventa una rappresentazione teatrale. È la storia della sedicenne, trovata morta il primo novembre 2012 sulle rive del lago di Bracciano, uccisa dal suo fidanzato condannato in primo grado a 18 anni di reclusione, secondo il racconto fatto dallo zio, Massimo Mangiapelo, nel libro ‘Federica, la ragazza del lagò (Ed.Bonfirraro), uscito lo scorso aprile. Autori della mise en espace-reading – che è ancora in fase di messa a punto – lo stesso Mangiapelo e il registra Marco Prosperini. Attrice protagonista sarà Vanessa Gravina. «Il nostro principale obiettivo – ha detto Prosperini – è divulgare al grande pubblico questa storia sconvolgente. La forma teatralizzata del racconto che abbiamo scelto ha il vantaggio che può essere rappresentata ovunque e in qualsiasi contesto così da poter essere più fruibile e diretta, non solo quindi nei teatri ma anche nelle scuole o nei centri culturali. Ci avvarremo – ha proseguito – anche di proiezioni. Riteniamo che attraverso l’interpretazione teatrale, facendo vivere i personaggi, non raccontiamo solo la storia ma lanciamo un messaggio importante, quello della lotta alla violenza alle donne». Nel libro, Mangiapelo (che è un giornalista) racconta la cronaca del tragico fatto, dal ritrovamento del corpo alla vicenda giudiziaria, e attraverso i ricordi di chi ha conosciuto la ragazza spicca il profilo della giovane vittima, ricco di vitalità ed inquietudini proprie della fase adolescenziale. Intanto continua in tutta Italia il tour di Massimo Mangiapelo per presentare il libro, occasione per dibattiti e confronti sulla violenza di genere. «Il libro, come anche ora la rappresentazione teatrale – afferma Mangiapelo – sono parte di una promessa che ho fatto a mia nipote quando è morta, quella di ricordarla. E soprattutto di portare in giro un messaggio contro la violenza alle donne, in particolare alle adolescenti. Ci sono amori sbagliati, bisogna interromperli alle prime avvisaglie di violenza».

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