Migranti, i volontari del Baobab alla marcia degli uomini scalzi. Vallini: "Il Papa incoraggia all'accoglienza" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Migranti, i volontari del Baobab alla marcia degli uomini scalzi. Vallini: “Il Papa incoraggia all’accoglienza”

«Il coordinamento dei volontari e delle volontarie che da mesi forniscono accoglienza e assistenza ai migranti e alle migranti in transito presso il Centro Baobab di Via Cupa a Roma aderisce alla ‘Marcia delle Donne e degli Uomini Scalzì, lanciata dai maggiori esponenti del mondo cinematografico e culturale italiano in occasione della Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia, e invita alla partecipazione attiva i cittadini, le associazioni ed i movimenti della società civile, a una grande mobilitazione romana sul tema della migrazione». È quanto si legge in un comunicato. «Venerdì 11 settembre alle 17 ci muoveremo in un corteo pacifico, insieme ai nostri ospiti – prosegue la nota -, e dal Baobab raggiungeremo la Stazione Tiburtina, luogo effettivo e simbolico del viaggio del migrante, per poi fare ritorno a via Cupa, al termine della marcia, per celebrare insieme ai transitanti la festa del Capodanno Etiope. È gradita la donazione di beni di prima necessità»

«La comunità ecclesiale di Roma, già impegnata nell’accoglienza degli immigrati, è grata a Papa Francesco per l’appello rivolto ieri all’Angelus per l’ospitalità ai profughi di fronte alla grave tragedia di decine di migliaia di persone che, come ci ha ricordato il Santo Padre, ‘fuggono dalla morte per la guerra e per la fame, e sono in cammino verso una speranza di vità. Assistiamo in questi giorni a immagini mai viste finora, non solo dell’approdo nei porti italiani di centinaia di uomini, donne e bambini – con il Mediterraneo che continua a essere la tomba di tante vite, anche di piccoli innocenti – ma anche di un gigantesco esodo senza precedenti dal lato orientale dell’Europa verso la Germania e il Nord del continente». Lo dichiara, in una nota, il cardinale Agostino Vallini, vicario del Papa per la diocesi di Roma, dopo l’appello rivolto ieri dal Santo Padre alla comunità cristiana. «Non è possibile restare indifferenti dinanzi a queste scene, la nostra coscienza di cristiani è interpellata direttamente – prosegue – ‘Il Vangelo – ha detto Papa Francesco – ci chiama, ci chiede di essere prossimi, dei più piccoli e abbandonatì. Soprattutto all’approssimarsi del Giubileo della Misericordia. L’appello del Santo Padre, rivolto ‘alle parrocchie, alle comunità religiose, ai monasteri e ai santuari di tutta Europà per ospitare una famiglia di profughi, ‘incominciando dalla mia diocesi di Romà, si inserisce nell’impegno consolidato che proprio la diocesi porta avanti da anni grazie all’opera quotidiana della Caritas diocesana di Roma e alla generosa collaborazione di parrocchie e comunità religiose. Il primo servizio della Caritas dedicato agli stranieri risale al 1981, ed è il Centro Ascolto di via delle Zoccolette, a due passi da Largo Argentina. Elemento trainante dell’Area Immigrati della Caritas, è punto di riferimento prezioso per gli stranieri che vivono e transitano a Roma, e attua un impegno articolato attraverso molteplici servizi. Nel 1999 nasce al Mandrione il Centro Accoglienza »Ferrhotel« della Caritas diocesana, entrato nello SPRAR (Sistema di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati), che nel 2014 ha ospitato 150 uomini. Si tratta di una struttura nata per ospitare utenti stranieri con progetto di avviamento a un percorso lavorativo. A Monteverde dal 2010, un Centro Accoglienza – inserito anch’esso nel circuito SPRAR – è in grado di ospitare 30 donne richiedenti asilo, rifugiate, titolari di protezione e nel 2014 sono state accolte 67 donne. Obiettivo del servizio è offrire a donne che abbiano vissuto esperienze traumatizzanti uno spazio che favorisca il loro inserimento sociale, attraverso azioni di sostegno e un ambiente protetto. Non manca poi l’attenzione rivolta ai minori stranieri non accompagnati, un terzo dei quali presenta domanda per il riconoscimento dell’asilo politico o di protezione umanitaria. Nel 2014 in tre centri della Caritas di Roma ne sono transitati 404, (in gran parte maschi e quasi tutti provenienti da Paesi al di fuori dell’Unione Europea). Nei giorni passati ho convocato il Consiglio Episcopale e ho indicato delle proposte operative per un maggiore coinvolgimento delle comunità parrocchiali e religiose nell’accoglienza urgente dei profughi. Le parole del nostro Vescovo, Papa Francesco, incoraggiano la comunità cristiana di Roma a perseverare nel percorrere con generosità e fiducia nel Signore la strada dell’accoglienza e dell’ospitalità». «Nei giorni passati – riferisce il cardinale vicario di Roma, Vallini – ho convocato il Consiglio Episcopale e ho indicato delle proposte operative per un maggiore coinvolgimento delle comunità parrocchiali e religiose nell’accoglienza urgente dei profughi». Per il cardinale «non è possibile restare indifferenti» e «la nostra coscienza di cristiani è interpellata direttamente». Vallini ricorda che il primo servizio della Caritas a Roma dedicato agli stranieri risale al 1981, ed è il Centro Ascolto di via delle Zoccolette, a due passi da Largo Argentina. Nel 1999 nasce al Mandrione il Centro Accoglienza «Ferrhotel» della Caritas diocesana, entrato nello Sprar (Sistema di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati), che nel 2014 ha ospitato 150 uomini. A Monteverde dal 2010, un Centro Accoglienza – inserito anch’esso nel circuito Sprar – è in grado di ospitare 30 donne richiedenti asilo, rifugiate, titolari di protezione e nel 2014 sono state accolte 67 donne«. Per quanto riguarda l’attenzione rivolta ai minori stranieri non accompagnati, »nel 2014 in tre centri della Caritas di Roma ne sono transitati 404«.(

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