Don Bosco, non solo le esequie dei Casamonica: il quartiere apre ai rifugiati | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Don Bosco, non solo le esequie dei Casamonica: il quartiere apre ai rifugiati

– È pronta ad aprire le sue porte ai migranti la parrocchia Don Bosco nel quartiere Centocelle a Roma, finita alla ribalta delle cronache alcune settimane fa per i ‘funerali show’ di Vittorio Casamonica. «Accogliamo l’appello del Papa», ha detto il parroco don Giancarlo Manieri riferendosi alle parole pronunciate ieri dal Pontefice che ha invitato tutte le parrocchie europee ad accogliere ognuna «una famiglia di profughi» come «gesto concreto in preparazione dell’Anno santo». «Le nostre porte sono aperte, ora attendiamo indicazioni per capire nello specifico le modalità e i tempi di questa ospitalità – ha aggiunto don Manieri -. Queste famiglie dovranno vivere e probabilmente avranno bisogno anche di trovare un lavoro. Naturalmente accogliamo l’appello del Santo Padre». Per il sacerdote le parole di Papa Francesco «non possono non essere condivise». E il parroco aveva sottolineato che la sua chiesa è aperta a tutti anche in occasione delle polemiche suscitate dopo il funerale in stile ‘Il padrinò dell’esponente del clan Casamonica. «Questo è l’anno della Misericordia come avrei fatto a cacciare via la gente?» aveva sottolineato poche ore dopo la fine della messa, aggiungendo: «Se qualcuno mi chiede un funerale per un defunto io lo celebro a meno che non ho indicazioni dall’alto come avvenuto per Piergiorgio Welby quando il cardinale Ruini disse di ‘no, mi assumo la responsabilita». Cosa che in questo caso non c’è stata«.

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