Giubileo, il restyling parte da Termini: cantieri h24. Roma a piedi: ritorna la bellezza della via Francigena

Verranno rifatti i marciapiedi, il manto stradale (con la rimozione dei sampietrini e la loro sostituzione con asfalto fonoassorbente) e sistemate le caditoie

– È partito ufficialmente il restyling della Capitale in vista del Giubileo. Il primo cantiere è stato inaugurato oggi dal sindaco Ignazio Marino proprio di fronte alla stazione centrale di Roma, Termini. «Iniziamo i lavori di ristrutturazione sia del manto stradale, sia dell’accoglienza nella stazione più importante del nostro Paese – ha detto Marino – dove passano mezzo milione di persone ogni giorno e che, per questo, deve essere innanzitutto sicura, ma anche più bella. È importante per l’Anno Santo ma anche dopo, perchè ci teniamo che il biglietto da visita della città sia all’altezza di una Capitale del G7». I cantieri, in cui si prevedono turni giorno e notte, interessano le tre principali vie di accesso alla stazione: via De Nicola, via Giolitti e via Marsala. Qui verranno rifatti i marciapiedi, il manto stradale (con la rimozione dei sampietrini e la loro sostituzione con asfalto fonoassorbente) e sistemate le caditoie. Una strada – via Marsala – sarà interdetta al traffico con conseguenti modifiche della viabilità, le altre due subiranno restringimenti; verranno temporaneamente spostate le fermate dei bus per gli aeroporti. Con inevitabili inconvenienti per i cittadini, che la prossima settimana hanno l’appuntamento cruciale con la riapertura delle scuole. «È evidente che durante i lavori ci saranno dei disagi – ha spiegato il sindaco – ma lavoreremo per ridurli al minimo. Abbiamo iniziato nel momento in cui ne abbiamo avuto la possibilità, grazie alla decisione del Governo del 27 agosto di poter avviare le gare». La ‘rivoluzionè di Termini passerà anche per un ampliamento del parcheggio di piazza dei Cinquecento, lo spostamento «definitivo» degli ambulanti che vi operavano, che tante polemiche avevano suscitato col loro ‘suk’, misure per facilitare l’accesso ai disabili, rastrelliere per le bici e più posteggi per i motorini. Ma per il primo cittadino questo non basta: è sulla sicurezza che lui continua a battere. È una «questione estremamente importante – ha affermato – Ne ho parlato con il prefetto in maniera seria perchè un anno fa a luglio chiesi una convocazione del comitato ordine e sicurezza qui a Termini per inserire le barriere sulle banchine ed è passato quasi un anno per avere le barriere mobili. Siccome la polizia ferroviaria e la prefettura hanno il compito di garantire la sicurezza nelle stazioni credo sia prioritaria l’attenzione a una stazione così importante come Termini». Con i 50 milioni ottenuti dallo sblocco del patto di stabilità, verso fine mese il Campidoglio farà partire anche altri cantieri in tutta la città. Gli interventi deliberati vanno dalla riqualificazione di piazzale Ostiense ai lavori sul lungotevere, dalla creazione dei percorsi pedonali giubilari al ripristino e attivazione dei bagni pubblici. Ma a Palazzo Senatorio sperano nell’autorizzazione del Governo ad ulteriori risorse: si tratterebbe di una trentina di milioni derivanti dalla gestione commissariale del debito storico di Roma.

Per secoli Monte Mario, la collina di Roma nord che guarda al Vaticano, è stata chiamata ‘Mons Gaudiì, ‘Monte della Gioià dai pellegrini che dopo chilometri di duro cammino lungo la via Francigena arrivavano in vista della meta. La stessa gioia che potrà essere vissuta dai moderni pellegrini del Giubileo di papa Francesco grazie agli interventi di riqualificazione sull’antichissimo ‘camminò disposti dalla Regione Lazio. Cantieri, al via tra una settimana e pronti per l’apertura dell’Anno Santo, che di fatto restituiscono l’accesso a piedi da nord alla città di Roma: «Sarà il nostro Cammino di Santiago», ha detto Zingaretti. L’investimento presentato stamattina è di 1,7 milioni di euro. Con un milione saranno realizzati tre sentieri alternativi o complementari, un attraversamento pedonale tra Roma e Formello e sarà ricostruita la passerella pedonale distrutta da una piena tra Roma e Veio. RomaNatura invece, grazie a un investimento privato di 100 mila euro, aprirà il passaggio della Francigena nella Riserva dell’Insugherata mettendola in rete con i progetti su Monte Mario, fino al cuore di Roma. Altri 300 mila euro sono stati assegnati dall’assessorato alla Cultura ai Comuni per la promozione dei ‘camminì, ulteriori 410 mila euro arriveranno dai fondi Ue. «È un percorso religioso che noi rioffriamo al mondo – ha commentato Zingaretti – Dopo decine se non centinaia di anni sarà possibile concludere la via Francigena in sicurezza. I ‘camminì, come quello di Francesco e di Benedetto, sono un grande patrimonio culturale». A tenere a battesimo il progetto regionale, stamane, anche l’ex sindaco Francesco Rutelli, nella veste di consulente volontario del Pontificio collegio della cultura per i cammini spirituali. Un rapporto evidentemente sempre vivo quello tra il dominus del Giubileo 2000 e il Vaticano, sebbene rispetto a 15 anni fa le condizioni siano molto diverse, ha sottolineato Rutelli, a partire dai 700 anni di preavviso che lui ebbe e Ignazio Marino no. E poi c’è il capitolo fondi («lo Stato destinò, tradotto in euro, circa 850 milioni su quattro anni») e quello dei poteri: «Io avevo come commissario funzioni di coordinamento anche su altre amministrazioni. I lavori erano finiti quasi tutti a fine ’99, senza avvisi di garanzia e nessuna vittima sul lavoro». «Ora tutti quelli che hanno capacità e competenze si mettano al lavoro, si chiudano i capitoli delle polemiche», ha tagliato corto. Una città «che va riproposta in tutto il suo splendore – l’appunto del presidente del Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, monsignor Rino Fisichella – in cui convivano pellegrini e cittadini».