Nuovo Regina Margherita, Cisl Fp: "Da tre mesi senza stipendio" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Nuovo Regina Margherita, Cisl Fp: “Da tre mesi senza stipendio”

«Roma si appresta ad affrontare il Giubileo della Misericordia senza un vero piano di accoglienza per gli ‘ultimì di questa Città! La mancanza di un vero piano di assistenza per le migliaia di senza fissa dimora, esclusi da ogni piano di vera integrazione sociale, sta diventando ormai insopportabile a fronte di proclami che nascondono uno stato di profondo disagio in cui versa Roma. A fronte di continui proclami da parte del Governatore di questa Regione e di tagli di nastro di strutture, nella Sanità Pubblica si assiste purtroppo al silenzio più assordante nel merito dei provvedimenti da adottare su chi vive storicamente ai margini del disagio ed estromissione sociale». Così una nota della segreteria della Cisl Fp di Roma e del Lazio. «In questo crescendo mediatico nella ricorsa ad una visibilità ormai vuota di contenuti – prosegue – si registra il caso del Nuovo reparto di degenza infermieristica da poco inaugurato in pompa magna, dal presidente Nicola Zingaretti all’interno dell’ospedale ‘Nuovo Regina Margherità, che da oltre tre mesi accoglie due persone senza fissa dimora. In tale contesto appare chiaro l’uso improprio di una struttura altamente specializzata nata per dare assistenza sanitaria a pazienti, in una sempre più scarsa offerta sanitaria pubblica, che è utilizzata per dare ricovero a chi avrebbe bisogno di strutture dedicate per avere un’assistenza sociale adeguata. Questa situazione non fa altro che aggravare la già cronica assenza di posti letto in questa città che si somma alle lunghe liste di attesa per esami clinici». «I cittadini sono così sempre più ostaggio degli annunci – conclude – ma purtroppo ancora in attesa di veri e strutturali interventi che rilancino finalmente un vero piano sanitario Regionale mentre i dipendenti di una Sanità Pubblica, anziché essere valorizzati in un ruolo che gli compete nell’assistenza sanitaria diretta a chi è bisognoso di cure, sono utilizzati per compiti che dovrebbero essere affidati a chi si occupa di disagio sociale. L’augurio è che la politica sappia veramente rispondere ai cittadini tutti, partendo da chi ha più bisogno, ripensando che l’accoglienza è un vero valore se riusciamo ad incidere riconoscendo ai cittadini di Roma quanto oggi negato».

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