Cucchi, consulenza legale di famiglia: "Frattura lombare recente". Ilaria: "C'è chi sa come è morto Stefano" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Cucchi, consulenza legale di famiglia: “Frattura lombare recente”. Ilaria: “C’è chi sa come è morto Stefano”

«Siamo vicini a una svolta», «dopo sei anni difficilissimi nei quali non ci siamo mai fermati, con il nostro aiuto, dalla procura di Roma percepisco la volontà di arrivare alla verità. E questa è l’unica cosa che mi interessa davvero: la verità». È quanto afferma a Repubblica, Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, spiegando che i due testimoni importanti fino a oggi rimasti in silenzio, che hanno permesso la svolta «sono due carabinieri: sanno che mio fratello è stato picchiato. Ci hanno contattati e noi li abbiamo portati in procura. Non hanno assistito ai fatti, ma sanno come andarono le cose quella notte». «Hanno sentito – racconta – il comandante della stazione (il maresciallo Mandolini, indagato insieme all’appuntato Di Bernardo per falsa testimonianza,) parlare della cosa, dei momenti concitati che ci sono stati quella notte. L’hanno sentito lamentarsi del fatto che la situazione era sfuggita di mano e non sapeva come fare». «Altri ci hanno contattato – aggiunge quindi Ilaria Cucchi – e racconteranno finalmente come sono andate veramente le cose quella notte in caserma. Finalmente si potrà stabilire che è stato un omicidio». – Sul corpo di Stefano Cucchi c’è una ‘frattura recentè a livello lombare. È quanto emerge da una consulenza tecnica a firma del professore Carlo Masciocchi, presidente della Società Italiana di Radiologia, deposita oggi in procura da Ilaria Cucchi e dal legale della famiglia, Fabio Anselmo, nell’ambito dell’inchiesta bis.- Il professore Masciocchi ha analizzato la documentazione del caso relativamente al materiale diagnostico che riguardava esami radiologici della colonna lombo-sacrale e della regione coccigea. Partendo dal fatto che sia a livello lombare che a livello sacrale su Cucchi sono presenti fratture, il consulente ha dedotto che «le fratture riscontrate sembrano essere assolutamente contestuali e possono essere definite, in modo temporale, come ‘recentì», ovvero comprese in una ‘finestra temporalè «che, dal momento del trauma all’esecuzione dell’indagine radiologica o di diagnostica per immagini, è compresa entro 7-15 giorni». L’argomento lesioni era stato trattato dai periti della Corte dicendo che: nella zona lombare non c’erano fratture recenti, ma solo un’ernia e gli esiti di una frattura del 2003; mentre nella zona sacrale, una frattura recente. Il motivo della frattura lombare recente non vista è, per il prof. Masciocchi, spiegato con «la forte sensazione che sia stato esaminato un tratto di colonna che include solo metà soma di L3 fino alla limitante somatica superiore di L5. In altri termini penso che sia stato tagliato il soma di L3».

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