Salta il tavolo per la gara del Cup. Regione: "Aperti al confronto con i sindacati" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Salta il tavolo per la gara del Cup. Regione: “Aperti al confronto con i sindacati”

– Finisce con un nulla di fatto il tavolo di confronto sul bando di gara Cup del Lazio tra la Regione e i sindacati confederali e di categoria che hanno confermato lo sciopero in programma il 21 settembre. «La cabina di regia della sanità nel confermare la non volontà a ritirare o modificare un Bando di gara che taglia radicalmente servizi ai cittadini e posti di lavoro – si legge una nota congiunta dei segretari confederali -, ha inoltre comunicato che dal 2010 ad oggi ci sarebbe stata una contrazione delle prestazioni con conseguente scelta di determinare un budget inferiore quale base d’asta. Inoltre contrariamente a quanto precedentemente comunicato in materia di esuberi la Regione ha rettificato tale dato quantificandolo in 196 unità full-time ( precedentemente 150, pari al 20% della forza lavoro)». «Le organizzazioni sindacali – prosegue la nota – nel confermare le criticità di tale bando (risorse insufficienti, taglio dei servizi,taglio di personale, procedure di massimo ribasso mascherato, carenze rispetto a clausole di salvaguardia occupazionali) hanno altresì sottolineato la vera entità dell’esubero di personale corrispondente al doppio rispetto a quanto quantificato dalla Regione». Oltre a confermare lo sciopero del 21 settembre, i sindacati annunciano anche di voler continuare ad oltranza «a partire dal 28 settembre e fino ad una soluzione positiva della vertenza, dichiarando comunque la disponibilità a proseguire il confronto ove emergessero sostanziali nuovi elementi». Al termine della riunione con le rappresentanze dei lavoratori dei centri di prenotazione delle Aziende sanitarie, che si è svolta oggi nella sede della Giunta, si è deciso di continuare a tenere aperto un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil con l’obiettivo di valutare le possibili ricadute occupazionali che possono derivare dalla gara pubblica per l’affidamento del servizio e individuare percorsi utili e praticabili per salvaguardare i livelli occupazionali, con particolare riferimento alle categorie più svantaggiate». Lo rende noto la Regione Lazio. «Il servizio di prenotazione negli ultimi anni ha registrato una contrazione degli accessi legati ad una riorganizzazione e all’utilizzo di nuove tecnologie – si legge in una nota -. Alle organizzazioni sindacali la delegazione regionale composta dall’assessore al lavoro, Lucia Valente, dal segretario generale, Andrea Tardiola, e dal responsabile della cabina di regia, Alessio D’Amato, ha proposto di stilare un protocollo simile a quello sottoscritto lo scorso marzo con Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil per la gara dei Multiservizi tecnologici delle Asl, nel quale si evidenziavano procedure e soluzioni adatte a salvaguardare i livelli occupazionali. I sindacati, per il momento, hanno scelto di non prendere impegni in questo senso. Rimane la disponibilità dell’amministrazione regionale e dunque il tavolo resta aperto per discutere eventuali proposte delle organizzazioni sindacali in questa direzione ed evitare inutili disagi per i cittadini ed un clima di esasperazione tra i lavoratori. I numeri sugli esuberi annunciati da alcuni esponenti dell’opposizione, infatti, sono fuori da ogni logica e comunicati solo per creare allarmismi – conclude la Regione -. Come avvenuto in altre occasioni anche questa volta, con lavoro e senso di responsabilità, si potranno evitare impatti negativi sull’occupazione».

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