Camera di commercio, Tagliavanti: "Non trasformiamola in luogo di crisi ma del futuro. Donne in giunta è storia" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Camera di commercio, Tagliavanti: “Non trasformiamola in luogo di crisi ma del futuro. Donne in giunta è storia”

– Il Consiglio della Camera di Commercio di Roma si è riunito questa mattina e ha eletto la Giunta, organo esecutivo dell’Istituzione, che resterà in carica per i prossimi cinque anni. Ventidue i consiglieri presenti. I quattro componenti che affiancheranno il Presidente, Lorenzo Tagliavanti, sono: il vicepresidente Valter Giammaria (settore Commercio), Luciano Mocci (settore Industria), Aldo Mattia (settore Agricoltura) e Maria Fermanelli (settore Artigianato). «È la prima volta in 140 anni – ha detto Lorenzo Tagliavanti – che una valente collega imprenditrice, Maria Fermanelli, entra nella Giunta della Cciaa di Roma. Maria, laureata in Architettura, ha creato un’impresa alimentare di successo ed è un esempio del dinamismo e dell’atteggiamento proattivo che vogliamo perseguire. Oggi abbiamo fatto un pezzettino di storia di questo ente e ne sono orgoglioso».  «Abbiamo bisogno di segnali positivi, di dire alla città che Roma, che il Paese ce la può fare, dobbiamo dare coraggio alle 530 mila imprese iscritte alla Cciaa. Dobbiamo mettere al centro della nostra attenzione l’imprenditore. Io sono per l’economia che ha al centro l’uomo e non la ricchezza. Non dobbiamo fare la Camera della crisi, delle polemiche, del passato, ma la Camera del futuro». Così il presidente della Camera di commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti, nel suo intervento dopo l’elezione della nuova giunta dell’ente camerale. Tagliavanti ha quindi snocciolato alcuni temi importanti che dovranno orientare il lavoro della Camera di Commercio: «Il primo è l’innovazione, bisogna portarla nel corpo anche tradizionale dell’economia romana. Secondo tema importantissimo, l’accesso al credito. Non possiamo più essere soli. Su questo dobbiamo fare grande un accordo con la Regione e non solo, dobbiamo collaborare con gli altri palazzi». E ancora: «Se c’è un frutto avvelenato della crisi è stata la crescita di illegalità e della criminalità, la mancanza di sicurezza a Roma dovuta sì alla crisi economica, ma anche all’incapacità istituzione pubblica e all’incapacità culturale dei romani di contenere questo fenomeno». Poi c’è il tema della «periferie, il posto dove vanno a vivere i giovani, dove c’è integrazione con le comunità immigrate, quindi sono anche le aree di maggiore novità e cambiamento, non dobbiamo abbandonarle. Noi siamo per la competizione. Il migliore deve andare avanti, non il più prepotente. Dobbiamo collaborare con la prefettura e le amministrazioni, comunale e regionale». Riguardo alla riforma della Pa: «nessuno di noi è soddisfatto della Pa italiana, neanche chi ci lavora – ha proseguito Tagliavanti – vogliamo una organizzazione più snella ed efficiente. Ma sarebbe opportuno che la Cciaa di Roma dica anche qualcosa. Anche su questo terreno diamo un contributo. Abbiamo l’autorevolezza anche per essere ascoltati dal decisore pubblico, ma dobbiamo avere le idee. La società cambia tantissimo, non si possono avere idee se non si osservano i mercati». Tra le proposte di Tagliavanti, l’istituzione di un osservatorio sui fenomeni della disoccupazione e l’emigrazione per lavoro. Sugli eventi eccezionali, invece: «Ci dobbiamo attrezzare per essere una città dove ogni mese c’è un grande evento, come Londra e Parigi». Infine, «Roma deve essere una città più internazionale, che non significa solo portare le imprese all’estero. Un frutto positivo della crisi è l’aumento della capacità di andare all’estero delle piccole imprese romane. Roma deve cogliere le opportunità dell’internazionalizzazione. Poi non dobbiamo abbandonare il settore della cultura». E, ultimo tema: le start up. Per Tagliavanti, «un altro elemento positivo della crisi è che oggi un giovane romano pensa che intraprendere sia una delle opportunità della sua vita. Tante cose le abbiamo fatte altre le dobbiamo fare – ha sottolineato Tagliavanti – La prima è organizzare un’importante giornata di lavoro del consiglio propedeutica alla costruzione del programma. Dovremo immaginare, in quella giornata, quale sarà il contributo che la Cciaa darà a Roma nei prossimi anni, come potremo essere utili al cambiamento. Le polemiche durano un giorno e i fatti molto di più – ha concluso – Noi puntiamo sui fatti». «Oggi è la prima volta dopo 140 anni che una collega imprenditrice entra nella giunta della Cciaa. Oggi abbiamo fatto un pezzettino di storia di questo ente». Così il presidente della Camera di commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti, nel suo intervento dopo l’elezione della nuova giunta dell’ente camerale. – «Il Giubileo è una pagina fondamentale: lì o si muore o si passa. Dobbiamo affrontare questo evento non dicendo cosa fa il sindaco o Zingaretti, ma dobbiamo mettere in condizione gli imprenditori romani di dire loro cosa stanno facendo per aumentare la ricettività, dare informazioni, accogliere, perché quando un pellegrino arriva a Roma non incontra il sindaco, ma i commercianti e le attività del territorio». Così il presidente della Camera di commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti, nel suo intervento dopo l’elezione della nuova giunta dell’ente camerale.

«Ci siamo costituiti parte civile in merito ai fatti di Mafia Capitale a difesa degli imprenditori romani che hanno avuto in questa vicenda dei danni di natura economica – ha spiegato il presidente della Camera di commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti – È un modo, non solo simbolico, ma concreto e reale, per dire che la malavita, soprattutto quella economica, avrà nella Camera di commercio una struttura di contrasto».

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