Santa Cecilia all'Eliseo tra musica classica e jazz | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Santa Cecilia all’Eliseo tra musica classica e jazz

Alcuni nomi importanti, da Danilo Rea a Bruno Aprea, da Dario Lucantoni a Renato Serio e Paolo Damiani. Una giovane donna, Claudia Patanè, direttore principale dell’Orchestra del Conservatorio di Santa Cecilia per 35 appuntamenti musicali, tra classica (dal Barocco al Novecento) e jazz ma con ampio spettro (si apre a Jimi Hendrix, a Fabrizio De Andrè, ai Beatles, al musical), dal 4 ottobre al 29 maggio al Teatro Eliseo la domenica mattina, salvo eccezioni, con i migliori allievi del Conservatorio. Spazio anche a tre corti, piccole opere liriche di 20 minuti l’una, di cui tre compositori giovani hanno creato anche i libretti, presentati il 19 e 20 maggio con immagini sceniche degli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Roma. È questo in sintesi il programma di ‘Prendiamo nota!’ nato dalla collaborazione tra il Teatro diretto da Luca Barbareschi e l’antico Conservatorio romano per dare un’occasione vera a giovani musicisti e aprire alla musica contemporanea, quella che nasce nella stessa epoca di chi la suona, visto che bisogna rendere l’arte e la musica in particolare di nuovo qualcosa di vivo e non solo un più o meno stanco rito museale, come hanno sottolineato tutti, dal direttore generale dei Miur Federico Cinquepalmi, al presidente della commissione Cultura della Regione Lazio Cristian Carrara, dal direttore dell’Eliseo Barbareschi al direttore del Conservatorio Alfredo Santoloci, che ha ricordato come la musica lirica italiana stia per essere dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità, un patrimonio a suo tempo vivo e cui bisogna far seguire quello dei nostri tempi, da costruire giorno dopo giorno. Allo stesso modo si è detto che tutto questo dipende in Italia da un deficit educazionale, che ha rovinato il rapporto popolare con la musica, che è un valore civile e culturale da far vivere ai giovani. All’interno di ‘Prendiamo nota!’, che si apre con musiche di Ravel e si chiude con i Quadri da un’esposizione di Musorgskij, si inseriscono anche gli appuntamenti dei ‘Percorsi di Jazz’ diretti da anni da Danilo Rea (che personalmente suonerà il primo gennaio per il Concerto di Capodanno) e Paolo Damiani, che hanno sottolineato l’importanza dell’incontro tra i grandi temi classici e l’improvvisazione o l’arrangiamento. Barbareschi, impegnato nelle prove di ‘Una tigre del Bengala allo zoo di Baghdad’ di Raijv Josef che aprirà la stagione dell’Eliseo il 29 settembre, ha ipotizzato, per l’anno prossimo, anche una stagione da camera al Piccolo Eliseo e ha detto che nel teatro confluirà anche tutta l’attività della sua Casanova Multimedia Production, per far diventare il teatro un centro multimediale, un luogo di creazione e incontro per artisti, in cui si lavora a tutto campo, dal teatro alla musica, dalla letteratura alla tv e al cinema.

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