Colosseo chiuso, sopraintendente: "Non potevo bloccare quell'assemblea". La delusione dei turisti: "Che succede?" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Colosseo chiuso, sopraintendente: “Non potevo bloccare quell’assemblea”. La delusione dei turisti: “Che succede?”

Un’assemblea sindacale «impossibile» da bloccare. Dunque la chiusura per circa due ore del Colosseo è stato un «disagio inevitabile». Anzi, non una chiusura «ma un’apertura ritardata». Il Sovrintendente del Colosseo e dell’area archeologica di Roma Francesco Prosperetti sa di essere un pò tra l’incudine e il martello oggi, tra i lavoratori e i sindacati, che di fatto hanno reso inaccessibile l’Anfiteatro Flavio per due ore, e il ministro Franceschini che ha tuonato «la misura è colma». «Sono dispiaciuto di quanto accaduto ma l’assemblea non si poteva bloccare nè si potevano prevedere, fino all’ultimo momento, quali siti avrebbero aperto con ritardo» dice netto sottolineando che «tutto si è svolto regolarmente e l’assemblea non aveva come oggetto il Colosseo, non ci sono rivendicazioni nei confronti della soprintendenza, ma del datore di lavoro generale che è Mibact». Dunque appunto del Governo. Quel governo che ora sta pensando di inserire i siti culturali tra i servizi pubblici essenziali. «Buona l’idea di Franceschini, è un atto politico di straordinaria importanza per rimarcare la centralità dei servizi culturali in un paese come il nostro che dovrebbe vivere di cultura, e riconosce la rilevanza del lavoro di tutti gli addetti del ministero dei beni culturali», commenta sicuro. Ma poi amaro constata: «temo non servirà ad evitare le assemblee come quella di oggi, semmai inciderà sugli scioperi». Dunque stamani neanche con l’ipotetica nuova norma la chiusura si poteva evitare. Prosperetti sa bene che alla fine con personale e custodi, e con le loro rivendicazioni e problemi, ci deve più che convivere. Per questo respinge al mittente il suggerimento dello storico Sovrintendente archeologico di Roma Adriano La Regina, per 28 anni in servizio a tutelare aree archeologiche nella Capitale «Lui usava in questi casi i volontari? Tutto è fattibile ma vorrei evitare misure che abbiano un sapore provocatorio nei confronti dei lavoratori», chiosa. Perchè è lui, alla fine, a dover gestire il rapporto diretto con loro. C’è chi riapre la cartina e va via, chi cerca la propria guida turistica in cerca di informazioni e chi, invece, decide di attendere per ore sotto il sole la riapertura dei cancelli. «Oggi il Colosseo e gli altri principali siti archeologici di Roma resteranno chiusi per tre ore a causa di un’assemblea sindacale del personale di custodia», informano le guide più accorte. La delusione si stampa sul volto delle centinaia di turisti assiepati davanti ai cartelli affissi questa mattina sulle bellezze della Capitale, dall’Anfiteatro Flavio al Foro Palatino. «Che succede?», la domanda più frequente di chi oggi sperava di poter visitare i monumenti simbolo di Roma. «We apologize» («Ci scusiamo»), è scritto sui cartelli che per un pò hanno creato ulteriore confusione tra i turisti per un piccolo errore nella traduzione dell’orario di chiusura: le 11 di mattina, infatti, sono diventate le 11 p.m., cioè della sera. «Ma quindi resterà chiuso tutto il giorno?» chiede una turista inglese. «No, è solo un errore, scusate ancora», la risposta di uno degli addetti alla vigilanza, tempestato da domande in ogni lingua del mondo. «Ma è uno scandalo, come si fa a chiudere il Colosseo?», si chiede una coppia di turisti mentre cercano di capire quale sia la fila da seguire. «È un caos totale, molti sono andati via – racconta una guida turistica . Con la chiusura sono saltati gli appuntamenti dei tour già stabiliti e molti si sono accavallati». «È terribile – accenna in un inglese maccheronico un turista sudamericano – Siamo qui da quattro ore e ancora non sappiamo se riusciremo a visitare il Colosseo oggi». Sono molti i turisti che mostrano il loro biglietto una volta raggiunte le cancellate. «L’abbiamo preso due settimane fa e avevamo programmato la visita per questa mattina – racconta un signore pugliese – Oggi pomeriggio abbiamo il volo per tornare a casa. Mi chiedo, chi ci rimborserà la spesa?». Che la delusione quella no, non si rimborsa. Domande che non trovano risposte, mentre la piazza davanti al Colosseo continua a riempirsi di minuto in minuto. Per smaltire le lunghe file e riportare un pò d’ordine nella confusione della mattina ci sono volute ore, ma in molti hanno deciso di rimandare le visite ai siti archeologici del cuore di Roma. «Forse è meglio farsi una bella passeggiata», l’amara decisione di una comitiva di ragazzi, zaino in spalla e immancabile asta per il selfie.

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login