Gara Cup, opposizioni: "Sottovalutati rischi". Il consiglio: "Garantiremo posti di lavoro" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Gara Cup, opposizioni: “Sottovalutati rischi”. Il consiglio: “Garantiremo posti di lavoro”

Scarsa concertazione e trasparenza sulle decisioni in merito alla sanità, l’assenza in Aula del governatore Nicola Zingaretti e una generale sottovalutazione dei rischi legati alla gara del Cup: sono stati questi i principali punti di critica da parte delle opposizioni nel corso della seduta del Consiglio regionale del Lazio. Per Francesco Storace, capogruppo de La Destra «la Giunta sta sottovalutando clamorosamente quello che accadrà da lunedì prossimo avallando una gara partorita in un clima di perdurante scarsa trasparenza dei comportamenti dei responsabili del procedimento». «Mentre in Aula da ore chiedevamo la presenza di Zingaretti – ha attaccato il capogruppo Ncd Daniele Sabatini – il governatore da Latina rilasciava dichiarazioni alla stampa prendendo posizione su nuove gare e futuro dei lavoratori: siamo al corto circuito istituzionale». Sulla stessa linea il capogruppo di FI Antonello Aurigemma: «Zingaretti fugge, scappa a mò di sconclusionato comandante di nave, scivola via come ha dimostrato in anni di saper fare». Il capogruppo del Misto Pietro Sbardella ha criticato un aspetto del nuovo bando: «In base a quali criteri si era deciso di abbassare il fabbisogno? Qual è l’organo che può dire oggi, con la richiesta di sanità crescente che c’è nel Lazio, quali Case della salute possono diminuire quel tipo di accesso agli sportelli Cup?». Domande e critiche poste anche dal capogruppo di FdI Giancarlo Righini: «Questo bando sembra ignorare la formazione e l’esperienza accumulata in 13 anni dal personale che oggi è in stato di agitazione». Per la capogruppo della Lista Storace Olimpia Tarzia «Con il nuovo bando si apre un preoccupante fronte di lotta, tra i lavoratori disabili maggiormente tutelati e quelli che non lo sono; così come tra gli attuali disoccupati che grazie agli incentivi statali costeranno meno di quelli che attualmente reggono il servizio Cup. La Regione non può lavarsene le mani». Contestata inoltre la divisione in quattro lotti della gara, circostanza che ingenererebbe «disparità di servizi resi e di condizioni di lavoro, agevolando eventuali logiche spartitorie». Per il M5s è intervenuto, tra gli altri, Davide Barillari: «La Regione Lazio, con i suoi dirigenti, ha garantito, senza gara, che per tredici anni l’affidamento alla cooperativa sociale Capodarco fosse prorogato senza domande, senza problemi e senza controlli. È così difficile ipotizzare che Capodarco sia diventata un assumificio e quindi un ricco bacino di voti? I lavoratori stessi ci hanno raccontato di casi di parentopoli. Ora siamo di fronte a un’altra crisi voluta e programmata, evitabilissima. E a pagarne le conseguenze saranno quegli stessi lavoratori che avevano creduto in un sogno sul quale hanno costruito tutta la loro vita e il futuro dei loro figli».Il Consiglio regionale del Lazio presieduto da Daniele Leodori ha approvato questo pomeriggio, al termine di un lungo dibattito sulla vicenda della gara Cup, una risoluzione presentata dalla maggioranza che «invita il presidente della Giunta Regionale Nicola Zingaretti a proseguire nella strada intrapresa mediante la gara in corso, la prima svolta in Italia in condizioni di vigilanza collaborativa con Anac, perchè ci consente di superare la stagione delle proroghe e garantire con ancora più forza la difesa della legalità e dei diritti dei lavoratori». Bocciata dall’Aula, invece, la mozione di centrodestra che chiedeva di «revocare la gara comunitaria» per il Cup. L’emiciclo ha infine approvato alcune parti della risoluzione del M5s, dopo che in Aula l’assessore al Bilancio Alessandra Sartore, pur rimettendo all’Aula la valutazione sul testo e sostenendo di non poter dare parere favorevole, aveva affermato di «apprezzare lo sforzo di trovare soluzioni» del documento pentastellato. Hanno dunque ricevuto il via libera dell’Aula le parti in cui si impegna il governatore a incentivare «la costituzione di forme imprenditoriali autogestite dal personale a rischio» che possano presentare una nuova offerta con delle agevolazioni. Via libera anche alla parte in cui si chiede di «costituirsi parte civile contro tutti i dirigenti delle coop e imprese coinvolte in Mafia Capitale». Nella mozione di maggioranza, quella approvata integralmente dall’Aula, primo firmatario il capogruppo Pd Riccardo Valentini, si invita inoltre Zingaretti a raccogliere «gli appelli che in questi mesi sono arrivati dai lavoratori e dai sindacati e a individuare una soluzione per la salvaguardia dei livelli occupazionali», a «proseguire il tavolo di confronto già aperto per ricercare tutte le possibili soluzioni raccogliendo le istanze sindacali e addivenire a un protocollo d’intesa che vincoli gli enti assegnatari della gara a garantire i lavoratori e i livelli occupazionali» e infine a trovare tutti gli strumenti necessari «per la tutela dei lavoratori e dei livelli occupazionali, ivi compresi nuovi servizi innovativi per garantire il totale riassorbimento dei lavoratori eventualmente in esubero e la tutela dei soggetti svantaggiati». Nel corso del dibattito, l’assessore Sartore aveva inoltre parlato della nuova società regionale LazioCrea, nata dalla fusione di Lait e LazioService: «Le basi sulle quali è nata – ha spiegato – permettono di internalizzare servizi che oggi sono esternalizzati», un percorso comunque «non semplice nel brevissimo periodo».«La Regione Lazio è impegnata a individuare, assieme alle organizzazioni sindacali, una soluzione per tutelare i livelli occupazionali, raccogliendo gli appelli che in questi mesi sono arrivati da lavoratori, sindacati e forze di opposizione». Lo ha detto intervenendo nella seduta del Consiglio regionale dedicata alla gara Cup l’assessore al Bilancio Alessandra Sartore. In quest’ottica, ha spiegato, già al termine della seduta odierna del Consiglio è prevista nuova convocazione del tavolo di confronto aperto nei giorni scorsi. Riguardo al bando però, Sartore ha sostanzialmente ribadito che sul bando non è previsto alcun passo indietro: «La gara, la prima svolta in Italia in condizioni di vigilanza collaborativa con l’Anac – ha spiegato Sartore – ci consente di superare la stagione delle proroghe. In passato in ben 45 situazioni di ‘cambio appaltì la Regione Lazio si è sempre impegnata a garantire i livelli occupazionali, per un totale di circa 2.500 lavoratori. Faremo di tutto – ha concluso – per raggiungere anche in questo caso il medesimo risultato utilizzando lo strumento del protocollo con le organizzazioni sindacali e datoriali. Siamo inoltre disponibili, e ci impegnamo per questo, ad attivare nuovi servizi innovativi per garantire il totale riassorbimento dei lavoratori eventualmente in esubero e la tutela dei soggetti svantaggiati. Pensiamo ad esempio alla teleassistenza, che risponderebbe a bisogni emergenti presso la popolazione più anziana».La ripresa dei lavori del Consiglio è stata caratterizzata dalle comunicazioni in aula della Giunta sul nuovo bando di gara per i Centri Unici di Prenotazione delle prestazioni sanitarie (Cup), finito al centro di polemiche dopo l’annullamento del precedente avviso nel dicembre 2014. «La seconda edizione della gara – sintetizza la Pisana – per un importo di 58,7 milioni di euro per 24 mesi di servizio, pur inalterata nell’impianto generale, ha subìto alcune modifiche dovute da un lato all’evoluzione dell’organizzazione del Ssr, dall’altro al recepimento di modifiche della normativa e della prassi negli appalti pubblici. Inoltre, la scadenza dei contratti per il servizio Cup della Asl Rm/G e di Viterbo, intervenuta nel contempo, ha determinato l’inserimento nella nuova procedura di queste due altre aziende. Nonostante ciò, come ha spiegato l’assessore, i valori complessivi del fabbisogno stimato si presentano ridotti rispetto ai volumi attuali. Il bando in essere, con scadenza 21 settembre, ha dunque messo in agitazione i lavoratori del Centro per una prospettata riduzione del personale e limitate ‘corsie preferenzialì per il riassorbimento automatico del personale attualmente in servizio. Per questo motivo è stato proclamato uno sciopero per la giornata di lunedì prossimo».

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