Rifiuti, arriva la pulizia decentrata: città divisa in 350 macroaree | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Rifiuti, arriva la pulizia decentrata: città divisa in 350 macroaree

Un contratto di servizio ancora non c’è ma con l’approvazione delle linee guida si traccia la strada per un nuovo servizio di pulizia della città e di raccolta e smaltimento dei rifiuti. La delibera che contiene i principi che ispireranno il nuovo contratto con l’Ama, vecchio ormai di quasi 15 anni e che avrà durata triennale, è approdata oggi in Aula Giulio Cesare ma, per l’approvazione si dovrà aspettare la prossima settimana visto che alla delibera sono collegati circa 6mila tra odg ed emendamenti. Parola chiave della «rivoluzione pulizia post Malagrotta», così come l’ha definita l’assessore capitolino all’ambiente Estella Marino, è il decentramento: la città verrà divisa i 350 micro aree per consentire «un maggior monitoraggio del territorio. Abbiamo voluto a responsabilizzare e coinvolgere i Municipi anche e soprattutto nelle operazioni di monitoraggio sul rispetto del contratto di servizio». Le nuove linee guida (le ultime datate 1999) riflettono il «cambiamento di scenario nel quale agiamo – ha spiegato Marino – e cioè, da una parte la normativa europea che ci chiede riciclaggio e recupero e solo in maniera marginale lo smaltimento e dall’altro la chiusura di Malagrotta con la conseguenza che il cambiamento è quasi una rivoluzione nella trasformazione del ciclo dei rifiuti, un rifiuto che per quaranta anni abbiamo buttato in una grande buca». All’interno delle linee guida sulla base delle quali verrà stipulato il nuovo Contratto di servizio con Ama, viene data la possibilità di indicare «il fabbisogno impiantistico di supporto alla chiusura del ciclo integrato dei rifiuti» cioè quanti impianti di trattamento meccanico biologico servono. Inoltre, viene previsto che questi impianti possono essere «aziendali o terzi» cioè privati. Nei giorni scorsi, il richiamo alla possibilità di affidare una parte dei servizi di spazzamento della città (argomento che verrà inserito eventualmente nella delibera di affidamento) ai privati, ha generato tensioni e polemica tra l’amministrazione capitolina e i lavoratori dell’azienda che si occupa dei rifiuti fino a spingere i dipendenti a minacciare lo sciopero.

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login