Basf ristruttura lo stabilimento di via Salone: posti di lavoro a rischio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Basf ristruttura lo stabilimento di via Salone: posti di lavoro a rischio

Da gennaio cesseranno le attività di trattamento e raffinazione dei catalizzatori esausti nello stabilimento Basf di Roma, in via di Salone. «Una scelta di business», fanno sapere dall’azienda, «dettata dalla necessità di far fronte ad un mercato sempre più competitivo». Le attività di trattamento e raffinazione sono da anni al centro delle critiche di comitati di quartiere e ambientalisti. Accuse respinte dalla multinazionale, la più grande al mondo nel settore chimica, che da sempre sostiene la conformità delle emissioni ai limiti di legge. «Tutti gli studi condotti, da ultimo quello dell’Istituto Superiore di Sanità» afferma Roberto Spaggiari, direttore dello stabilimento di Roma « confermano come il sito non rappresenti un pericolo nè per la salute pubblica nè per l’ambiente». Le attività sospese a Roma verranno trasferite nell’impianto di Seneca, negli Stati Uniti, «al fine di incrementare l’utilizzo della capacità produttiva disponibile», viene spiegato.La ristrutturazione avrà una ricaduta sull’occupazione, ha sottolineato l’azienda precisando la piena disponibilità ad avviare un dialogo con i sindacati. L’impatto occupazionale riguarderà principalmente i lavoratori impegnati nelle attività di trattamento e raffinazione, oltre a quelli impiegati nelle funzioni di supporto collegate a queste. Nello stabilimento di via di Salone «verranno potenziate le attuali aree d’eccellenza a maggior valore aggiunto quali la produzione di catalizzatori di processo e di sali e soluzioni a base di metallo prezioso – si legge nel comunicato della Basf -, oltre alle attività di analisi condotte dal laboratorio che rappresenta un’eccellenza internazionale all’interno del mondo Basf».

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