Extracomunitari pagavano per finte assunzioni: 27 denunciati | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Extracomunitari pagavano per finte assunzioni: 27 denunciati

False assunzioni in una ditta di trasporti, dietro compensi da 2500 euro, per permettere l’ottenimento del permesso di soggiorno e la permanenza a Roma di diversi extracomunitari. I responsabili, 27 persone, compresi alcuni intermediari stranieri, dopo oltre un anno di indagine sono stati denunciati dalla polizia. Uno dei dipendenti della ditta di trasporti, un italiano proprietario di un appartamento nel multietnico quartiere Esquilino, dietro un compenso di mille euro dichiarava anche che gli extracomunitari alloggiavano nello stabile, ma non era vero. L’indagine è partita nel marzo del 2014, quando a seguito della presentazione di una comunicazione di cessione fabbricato, fatta dal proprietario dell’appartamento, in favore di uno straniero presso gli uffici del Commissariato Esquilino, titolare dell’indagine, gli agenti hanno eseguito un controllo presso l’indirizzo indicato ma non hanno trovato la persona ospitata. Già da un primo accertamento era emerso che a carico dello straniero era stata emessa una nota di rintraccio per non aver ottemperato ad un invito a presentarsi alle forze dell’ ordine. Continuando nell’accertamento, i poliziotti hanno ascoltato il proprietario dell’appartamento, il quale, dopo una breve resistenza, ha ammesso di aver ospitato la persona solo a titolo di cortesia e per favorire un suo conoscente. Nel corso dell’indagine sono state rintracciate altre persone coinvolte le quali hanno affermato di aver avuto contatti con intermediari stranieri, con l’italiano proprietario dell’ appartamento, dipendente presso la ditta di trasporti, ed alcuni suoi colleghi di lavoro: erano proprio quest’ultimi che durante lo svolgimento del loro mestiere, venivano a conoscenza di persone extracomunitarie che avevano bisogno di dichiarazioni di assunzione per l’ottenimento del permesso di soggiorno e le contattavano. Nella zona dell’Esquilino è stata individuata un agenzia di mediazione, attualmente chiusa, specializzata nella trattazione delle pratiche di rinnovo e rilascio del soggiorno, dove erano state elaborate la maggior parte delle istanze illecite. Tra le persone indagate c’è anche un cittadino del Bangladesh, che era il mediatore tra gli stranieri da regolarizzare, i datori di lavoro, e coloro che ospitavano per finta gli extracomunitari.

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