Prenestina bis, all'inaugurazione Marino contestato da FdI. Il sindaco: "Rappresentate la mafia" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Prenestina bis, all’inaugurazione Marino contestato da FdI. Il sindaco: “Rappresentate la mafia”

Alcuni membri del Comitato Tor Sapienza, sostenuti da Fratelli d'Italia, hanno manifestato contro il primo cittadino per ricordare le promesse dell'amministrazione a un anno dalla rivolta di via Morandi

Marino-Contestato-PrenestinaChiuso il cantiere della nuova Prenestina Bis. Ad inaugurare l’infrastruttura, questo pomeriggio, sono stati il sindaco di Roma Ignazio Marino e l’assessore ai Lavori Pubblici Maurizio Pucci. La grande infrastruttura viaria, «la prima conclusa negli ultimi 10 anni» è costata complessivamente 14 milioni di euro: «i lavori sono iniziati il 23 marzo 2009 e al 31 dicembre 2014 lo stato del completamento dell’opera era al 50%», hanno ricordato dal Campidoglio. L’intervento si prefigge di «risolvere in maniera definitiva i problemi di viabilità in una parte nevralgica del quadrante orientale della città». Durante l’inaugurazione il sindaco Marino ha ringraziato i lavoratori del cantiere rivendicando: «Noi rappresentiamo i cittadini per bene, la città per bene, che quando mette un cartello che indica che in 6 mesi terminerà il lavoro lo fa». A manifestare contro il primo cittadino alcuni esponenti del Comitato Tor Sapienza, sostenuti da Fratelli d’Italia, scesi in strada per protestare contro campi rom, roghi tossici e il degrado del quartiere, rimasto a loro avviso inalterato nonostante le promesse dell’amministrazione a un anno dalla ‘rivolta’ scoppiata in via Morandi. Polemiche e accuse a cui il sindaco ha risposto: “Ringraziamo i cittadini che con il simbolo di Fratelli d’Italia sono venuti a ricordarci che quando governavano loro i fondi finivano nelle tangenti e qui per 5 anni non si è fatto nulla. Grazie dunque per essere venuti a ricordarci che il partito della Meloni aveva il sindaco Alemanno indagato per associazione mafiosa – ha replicato Marino ai contestatori – Grazie per essere venuti a ricordarci che rappresentate la mafia, noi rappresentiamo i cittadini perbene, la città perbene, che quando mette un cartello che indica che in 6 mesi terminerà il lavoro lo fa. E lo fa non per cercare con i collaboratori di ottenere tangenti o di sprecare denaro pubblico, ma perché vuole che i lavoratori possano migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini. Grazie – ha concluso Marino – a coloro che sono venuti qua perché vogliono con la loro presenza marcare la differenza con la nostra amministrazione”.Solo un sindaco indegno come Marino, che in 2 anni e mezzo ha distrutto Roma trasformandola da Capitale a basso impero del degrado, poteva pronunciare parole del genere. Ci vuole peraltro un bel coraggio e la faccia di bronzo a dichiarare ruberie nei confronti degli altri quando proprio Marino rappresenta quel Pd che in questa città ha un assessore in galera e altri rappresentanti della maggioranza in Campidoglio agli arresti. Lo stesso Marino che mentre celebra la Giornata della Trasparenza in Comune non solo fa affidamenti diretti per oltre 100 milioni di euro, in barba ad ogni norma e fregandosene della legalità, ma intrallanza con le cooperative rosse di Buzzi a cui ha affidato senza gara appalti sul sociale e da cui ha ricevuto finanziamenti per la sua campagna elettorale – come riportato dalla stampa e dall’inchiesta mafia Capitale. Fdi-An fin dalla sua costituzione ha contrastato la parte degenere del centrodestra, oggi rappresentiamo in città l’unica forza di opposizione a questa pessima giunta e ci rendiamo conto che tutto ciò fa impazzire e uscire di testa il ‘sindaco americanò. Marino si vergogni, da un sindaco indegno solo parole ignobili, come Fdi-An ci attiveremo per querelarlo». È quanto dichiarano in una nota congiunta gli esponenti di Fdi-An Fabrizio Ghera capogruppo in Campidoglio e Andrea de Priamo portavoce romano.- «Fratelli d’Italia è un partito nato nel 2013 e non ha nulla a che fare con l’inchiesta Mafia capitale. Ricordo che molti sono gli amministratori comunali indagati, la maggior parte del Pd, partito di Ignazio Marino. Alemanno, entrato in FdI-An quando non era più sindaco, si è subito sospeso dal partito e potrà eventualmente rientrarvi solo quando fosse riconosciuto totalmente estraneo ai capi d’imputazione contestati dalla Procura di Roma. Cosa che gli auguriamo. Per questo Marino, inconcludente pallone gonfiato che ha scambiato il Campidoglio per un’agenzia di viaggi, sarà querelato per aver accusato FdI-An di mafia. Calunnia inaccettabile che gli ricacceremo in gola». Lo dichiara, in una nota, il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli. «Esistono videoregistrazioni che non lasciano dubbi al riguardo. Ma vale la pena ricordare che – aggiunge – l’atteggiamento mafioso si contraddistingue per l’esercizio del ricatto, della minaccia e del condizionamento sui propri interlocutori. Esattamente come fa il sindaco di Roma nei nostri confronti. Ogni volta che subisce una contestazione parte con l’accusa di mafiosità, pensando d’intimidirci e di ridurci al silenzio. Non accadrà. Accadrà invece che dovrà difendersi dall’accusa di calunnia, diffamazione e minacce».

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