Omicidio Scaglioni, in appello confermati 30 anni di carcere per il sicario | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Omicidio Scaglioni, in appello confermati 30 anni di carcere per il sicario

– Anche per i giudici d’appello, Marco Salinitro, 51enne originario di Gela, partecipò all’agguato nel corso del quale nel 1990 a Roma rimase ucciso Antonello Scaglioni. L’ha deciso la I Corte d’assise d’appello di Roma, presieduta da Mario Lucio D’Andria con Giancarlo De Cataldo, che ha confermato la condanna dell’uomo a 30 anni di reclusione disposta in primo grado dal gup Donatella Pavone nel settembre dello scorso anno a conclusione del processo col rito abbreviato. Antonello Scaglioni, che nel 1990 aveva 31 anni e gestiva un ristorante all’interno del circolo sportivo «Zeffiro Country Club» sulla Salaria, fu avvicinato all’ingresso del locale da un commando di tre uomini che gli spararono contro otto colpi d’arma da fuoco. Durante la fuga, a bordo di un’auto rubata, i killer furono coinvolti in un incidente stradale nei pressi dello svincolo per Fidene; abbandonarono l’auto in una scarpata, lasciando a bordo una delle pistole utilizzate per l’omicidio, nonchè alcune tracce di sangue. All’epoca le indagini non consentirono di individuare gli autori dell’agguato. Nel 2011, però, il ‘casò fu riaperto grazie alle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Rosario Vizzini, che rivelò che l’uccisione di Scaglioni fu deliberata ed eseguita da uomini del clan di Gela perchè la vittima era stato ritenuta responsabile di avere sottratto un carico di droga destinata ai Rinzivillo, ma anche perchè Antonio Rinzivillo – che era latitante – riteneva che l’uomo potesse rivelare agli investigatori informazioni utili per la sua cattura. Gli accertamenti portarono all’arresto di Marco Salinitro (ritenuto componente del gruppo di aggressori) e di Antonio Rinzivillo (ritenuto istigatore all’omicidio). I due furono processati e condannati a 30 anni di reclusione ciascuno. Vizzini fu anch’egli processato; con i benefici previsti per la collaborazione, nei suoi confronti è stata dichiarata la prescrizione delle contestazioni. Oggi il processo d’appello per Salinitro (Rinzivillo non ha presentato appello e la sua condanna è diventata definitiva), con la conferma per l’uomo della condanna a 30 anni di reclusione.

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