Omicidio Cerveteri, commerciante condannato a 22 anni | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Omicidio Cerveteri, commerciante condannato a 22 anni

– Condanna confermata in appello per Francesco Porcelli, 54enne di Cerveteri titolare di un autosalone a Santa Marinella, sotto processo perchè accusato di avere ucciso, nel febbraio 2011, un pregiudicato di origini napoletane, suo creditore per un prestito in precedenza accordato. La I Corte d’assise d’appello di Roma ha inflitto all’uomo 22 anni e mezzo di reclusione, confermando in ogni parte la sentenza di primo grado emessa nel maggio dello scorso anno dalla I Corte d’assise della capitale. Vittima dell’agguato fu Carmine Monaco, ucciso con tre colpi di pistola il 3 febbraio 2011; il suo corpo fu trovato in una zona di campagna di Cerveteri. Francesco Porcelli (in passato agli arresti al termine di un’operazione antidroga condotta dalla Dda capitolina), secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri faceva parte di un’organizzazione dedita al traffico di stupefacenti. L’uomo, a causa delle continue perdite economiche dovute a numerosi sequestri eseguiti dalla Guardia di finanza, secondo l’accusa era diventato debitore di Monaco, il quale faceva continue pressioni per rientrare del prestito che gli aveva fatto. Porcelli, che aveva problemi di alcool e droga ed era diventato inaffidabile per l’organizzazione, a detta degli investigatori decise di riscattarsi agli occhi del ‘gruppò: si procurò un’arma, fissò un appuntamento, e freddò Monaco in una zona di campagna. Fu arrestato quando, al telefono, si sarebbe vantato dell’omicidio, ignorando di essere intercettato. Nonostante abbia sempre manifestato la sua innocenza, i giudici d’appello oggi lo hanno condannato a 22 anni e mezzo di reclusione, confermando la concessione delle attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti contestate (tra queste, anche quella della premeditazione).

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