Atac, scontro tra il direttore generale e l'assessore: il dg Micheli pronto a lasciare | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Atac, scontro tra il direttore generale e l’assessore: il dg Micheli pronto a lasciare

È uno scontro che potrebbe creare più di un grattacapo al sindaco Ignazio Marino quello tra il neo assessore ai Trasporti Stefano Esposito e il direttore generale della municipalizzata dei trasporti di Roma Francesco Micheli. A raccontarne i contorni, con dovizia di particolari, è il senatore Ncd Andrea Augello secondo cui ieri «il direttore dell’Atac Micheli ha presentato una lettera di dimissioni al capo di Gabinetto di Marino, il dottor Fucito. Fucito avrebbe respinto le dimissioni, ma Micheli oggi non si è presentato in azienda. La causa delle dimissioni va cercata nelle bravate dell’assessore Esposito». Anche a Palazzo Senatorio circolano rumors di dissidi tra Esposito e Micheli e secondo fonti consiliari le dimissioni del dg sarebbero «congelate» in attesa che ritorni il sindaco dagli USA. Dal Campidoglio invece smentiscono che sia arrivata alcuna lettera, così come dall’Atac. «Non ne so nulla», la risposta di Esposito. Augello dalla sua pagina Facebook riferisce che «ieri l’ultimo scontro fra lui e Micheli è nato da una gaffe dell’assessore che su Twitter annunciava un blocco della Roma Lido, a causa del furto del rame ad opera degli zingari, venendo subito smentito dall’azienda con un comunicato ufficiale, che spiegava come l’arresto fosse stato motivato da un banale guasto. Ben più serio il tentativo di Esposito di imporre all’intero cda un capitolato di gara per l’acquisto dei nuovi bus comprensivo delle manutenzioni. Un’idea assurda, visto che Atac ha di recente implementato i turni delle proprie officine. Nel frattempo Micheli pare intenzionato ad andarsene». Da parte sua, l’assessore Stefano Esposito parla molto chiaramente della sua permanenza nella giunta Marino: «Roma ha bisogno di interventi strutturali, io sono arrivato per questo, per mettere in campo provvedimenti spesso impopolari. Se non si riesce in questo, io sono del tutto inutile, perchè ci sono persone molto più brave di me a gestire l’ordinario – dice all’ANSA – Occuparsi del tema dei bus turistici e dalle nuove tariffe è un provvedimento strutturale. Più tempo passa e più diventa difficile la sua applicazione. La delibera è nelle mani degli assessori, è la prima che porto in giunta e mi aspetto che venga discussa velocemente e sia calendarizzata. Se non si affronta io ne traggo le conseguenze….».

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