Mafia capitale, finisce l'idillio M5s-Libera: don Ciotti pronto a querelare | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Mafia capitale, finisce l’idillio M5s-Libera: don Ciotti pronto a querelare

– Rischia di finire in Tribunale l’ «idillio» tra l’associazione Libera di Don Ciotti e il M5s, un sodalizio che aveva trovato il punto di incontro nel sostegno alla proposta di legge dei 5 Stelle sul reddito di cittadinanza. A causare la rottura è la bozza di una relazione messa a punto dal Movimento per la Commissione Antimafia dal titolo ‘Mafia e litorale romano: il caso Ostià. Un documento, pubblicato dal quotidiano il Tempo, in cui i 5 Stelle accusano, tra l’altro, l’associazione di gestire stabilimenti balneari aggirando le normative e il ‘silenziò di Libera su tutta la questione della gestione degli appalti sul litorale laziale. Un’accusa che ha fatto infuriare Don Ciotti che ora minaccia querele nonostante il M5s smentisca la bozza, sostenendo che il documento non è ancora stato depositato in Antimafia. «Le risultanze del lavoro di ricerca compiuta sulla mafia a Ostia, non appena possibile, verranno approfondite punto per punto e verificate in tutti gli aspetti del documento. Al termine depositeremo la relazione in Commissione e, come è costume del M5S, la renderemo pubblica» dichiarano i membri M5S della commissione bicamerale Antimafia che prendono le distante da «quanto riportato da alcuni organi di stampa» perchè, dicono, «non è riconducibile in alcun modo al pensiero del M5S, in quanto atto non ufficiale e non riconosciuto dai membri di questa commissione». Una smentita tardiva, osserva il quotidiano che aveva pubblicato la bozza del documento («arriva 48 ore dopo la pubblicazione e dopo la decisione di Libera di indire una conferenza stampa proprio contro i 5 Stelle») che puntualizza: «prendiamo atto che esistono due versioni della stessa relazione: una pre-conferenza stampa di Libera, e una post. Ovvio che siamo pronti a mettere a disposizione delle parti la relazione che ci è stata consegnata da fonte autorevole». Difficile ora tornare indietro: non solo Don Ciotti è irritatissimo per il dossier e si riserva di «adire a vie legali se chi l’ha redatto non fa pubblica ammenda delle falsità dette e scritte», ma dalla sua ha anche l’assessore alla Legalità di Roma Alfonso Sabella, ex «idolo» grillino che i 5S erano riusciti a far ‘sfilarè con loro in occasione della marcia per la legalità ad Ostia dello scorso luglio. «Ho il sospetto che non ci sia da fidarsi dell’ M5s a Ostia. Il gruppo capitolino mi ha chiesto in un’interpellanza di revocare la concessione di una spiaggia a Libera a causa di una lieve sanzione amministrativa. E io sottolineo che il rappresentante del M5S a Ostia potrebbe avere un interesse personale su quella spiaggia che, guarda caso, prima era di un suo amico, a cui fu revocata perchè aveva precedenti penali non dichiarati». «Mi domando perchè questo spirito di legalità valga solo per Libera e non con tutti quelli che hanno commesso abusi gravissimi e reati su quelle spiagge» continua Sabelli che aggiunge: «io sono un estimatore di Libera però i controlli e le multe le ho fatte fare anche a loro. Insomma dal M5S io non prendo lezioni di legalità». Sul caso interviene anche il commissario del Pd di Roma Matteo Orfini: «Io vi ho avvertito tre volte. In cambio mi avete denunciato e insultato. Oggi ve lo ha detto anche Don Ciotti. Cari grillini, a Ostia avete un problema. Affrontatelo».

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