Su Marino la rabbia del Vaticano, monsignor Paglia a 'La Zanzara': "Sindaco imbucato" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Su Marino la rabbia del Vaticano, monsignor Paglia a ‘La Zanzara’: “Sindaco imbucato”

Intanto nella sua prima giornata pubblica al ritorno nella Capitale, il primo cittadino evita di commentare le parole pronunciate ieri dal Pontefice e viene accolto da una ridda di polemiche da parte delle opposizioni sulle spese della sua missione negli Usa

– All’indomani delle esternazioni papali, la bufera su Ignazio Marino non si placa. A rincarare la dose oggi uno scherzo de ‘La Zanzarà fatto a mons. Vincenzo Paglia da un falso Matteo Renzi al quale il presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia ha detto: ‘Certo che Marino si è imbucato. Lui ci ha brigato. Ha cercato di sfruttare questa situazione, e questo fa imbestialire il Numero Uno. Certo che si è imbucato. Il sindaco è una brava persona. Però nessuno lo ha invitato. Nessuno l’ha invitato. Il Papa era furibondò. La Zanzara, trasmissione solita a scherzi di questo tipo, fa chiamare monsignor Paglia, da un imitatore con perfetto accento toscano. Paglia cade in pieno nel tranello e risponde a tutte le domande. In vista del Giubileo c’è fiducia in Marino? «È questo il problema secondo me…Lui quando stava lì ha insistito per vederlo e questo ha fatto scocciare il Papa. Probabilmente Marino aveva qualcosa da farsi perdonare a Philadelphia, poi sta cercando in ogni modo un appoggio, ma con il nostro non funziona…Però indubbiamente questo mette un bel freno al rapporto». Ma non è finita qua. Quando il falso premier chiede, fingendo di voler un suggerimento dal Papa, cosa fare sulla gestione di Roma, Mons.Paglia risponde: «non dirà mai che devi intervenire, figurati – dice il monsignore -, però (Marino, ndr) ha fatto una figura da bischero…Poi se ci vediamo un minuto di dico qualcosa…». Intanto nella sua prima giornata pubblica al ritorno nella Capitale, il sindaco evita di commentare le parole pronunciate ieri dal Pontefice e viene accolto da una ridda di polemiche da parte delle opposizioni sulle spese della sua missione negli Usa. Con il M5S che, in prima linea, annuncia: «Estenderemo la richiesta di accesso agli atti per le spese del sindaco Marino anche a questo ultimo viaggio. Cercheremo di capire anche chi ha pagato per questa missione». E il capogruppo della lista Marchini Alessandro Onorato rincara parlando addirittura di «spese per cui potrebbe configurarsi il reato di peculato». Marino, il giorno prima di prendere il volo da Roma a New York, aveva motivato così la trasferta come un’occasione di incontro con «filantropi e mecenati». Poi, dagli States aveva annunciato la nascita di un fondo dedicato. Quanto alle spese, il Comune di Philadelphia ha confermato che Marino è stato invitato dal collega Michael Nutter all’incontro mondiale delle famiglie con il Santo Padre, precisando però che a coprire i costi della sua visita è stata la Temple University dove il chirurgo-dem ha tenuto una lezione. Dei quattro partecipanti alla missione statunitense, secondo quanto spiegano ora da Palazzo Senatorio, i costi per due persone (il sindaco ed una addetta stampa) sono stati a carico dell’università americana, altri due (il cerimoniale) a carico del Comune di Roma. ‘Assediatò dai giornalisti al suo primo appuntamento nella Capitale Ignazio Marino non risponde alle incessanti domande sulle parole del Pontefice: parla solo di cultura. In compenso, nella ressa di cronisti e cameramen, un operatore cade, un secondo urta contro una colonna e tra altri due nasce un diverbio. In serata, a Ostia, il sindaco partecipa alla presentazione del ‘San Giovanni Battistà di Caravaggio e viene contestato da un gruppo di militanti di Casapound. Durante la cerimonia qualcuno nota che la banda dei vigili esegue anche ‘My Way’, la famosissima canzone interpretata da Frank Sinatra, balzata tristemente alle cronache romane per essere stata tra le ‘colonne sonorè scelte per il funerale dei Casamonica.

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