Mostre a colpi di matite: il disegno per raccontare la grande guerra | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Mostre a colpi di matite: il disegno per raccontare la grande guerra

– Un disegno come arma per liberare il pensiero: resterà allestita dall’8 al 16 ottobre presso il Complesso di Vicolo Valdina della Camera dei Deputati la mostra A colpi di matita, a cura di Danilo Curti-Feininger e Rodolfo Taiani, che racconta la Grande Guerra e i suoi protagonisti attraverso la satira politica di un esercito, pacifico ma sferzante, di coraggiosi caricaturisti. Circa 15 riviste europee di satira politica, 306 immagini selezionate su oltre 1.000 individuate e 67 diversi artisti coinvolti, tra cui le firme celebri di George Grosz, Lyonel Feininger, Golia (Eugenio Colmo), T. Theodor Heine, Paul Iribe, Frantisek Kupka, Nasica (Augusto Majani), Bruno Paul, Hermann Paul, Ratalanga (Gabriele Galantara), Antonio Rubino, Eduard Thoeny, Walter Trier: sono i numeri di una mostra, allestita con documenti provenienti da un’unica collezione privata, che testimonia al pubblico l’efficacia del disegno nel raccontare con immediatezza i fatti più importanti di politica, cronaca, costume, cultura e tempo libero. Al centro dell’esposizione il ruolo cruciale rivestito in Europa dalla seconda metà dell’800 (prima del ricordo massiccio alla fotografia) dalle riviste illustrate, veri organi di informazione in grado non solo di dare conto degli eventi ma di interpretarli. Proprio nella forza di una comunicazione senza ipocrisie, impietosa ma vera, risiede il fascino di questa mostra, che la Fondazione Museo storico del Trentino ha realizzato nell’ambito delle manifestazioni per il centenario della Prima Guerra Mondiale. Un foglio di carta, una matita appuntita, pochi tratti e qualche parola ben selezionata per esprimere tutto il dolore della guerra, i fallimenti della politica, le bassezze del potere: basta guardare le caricature esposte per scoprire lo spirito ferito di un’Europa in guerra, nei primi anni del nuovo secolo, e con esso anche la capacità di artisti, disegnatori e grafici nel rappresentarlo. Il tema del conflitto e la figura del soldato che va a combattere vengono esposti attraverso il filtro della satira: un occhio certo deformante e corrosivo, che fa sorridere quando mette alla berlina i «potenti» del mondo ma che di certo spinge a riflettere. Il risultato è un viaggio realistico e immaginifico al tempo stesso, che emoziona e colpisce, e che trasporta all’interno della Grande Storia passando attraverso Paesi, lingue e culture diversi.

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login