Cade il numero legale, assemblea capitolina rinviata. Pd Roma: "Rinunciare agli impegni o dimissioni" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Cade il numero legale, assemblea capitolina rinviata. Pd Roma: “Rinunciare agli impegni o dimissioni”

Assemblea capitolina rinviata a domani. Cade il numero legale in Aula Giulio Cesare e la seduta, dopo essersi aperta, è stata subito dopo chiusa dalla presidente Valeria Baglio perchè la maggioranza in Campidoglio non ha garantito il numero minimo di consiglieri. E qualcuno dai banchi dell’opposizione ha gridato «Vergogna». In Aula era presente l’assessore ai Lavori Pubblici di Roma Capitale Maurizio Pucci: all’ordine dei lavori, infatti, c’era il nuovo regolamento per gli scavi.«Sul regolamento scavi ci sono state tante riunioni della commissione. Peraltro non mi pare vi siano particolari problemi. Quindi non credo sia un problema di tipo politico ma di organizzazione rispetto a questa seduta del consiglio. Nulla di più». Così l’assessore ai Lavori pubblici Maurizio Pucci a chi gli chiedeva un commento sulla caduta del numero legale in assemblea capitolina che oggi avrebbe affrontato la delibera sul nuovo regolamento scavi. A oggi non ci sono strumenti per poter sanzionare chi non partecipa alla votazione, e questo comunque dovrebbe valere sia per la maggioranza che per l’opposizione: in Parlamento si usa che se non voti non prendi il gettone, io penso che noi dovremmo arrivare a questo, e non escludo che si faranno delle modifiche in tal senso al regolamento». Così il capogruppo del Pd e coordinatore della maggioranza in Campidoglio Fabrizio Panecaldo commenta la caduta del numero legale oggi in assemblea capitolina.- «Il gruppo del Pd dovrebbe essere più responsabile nella sua complessità: per me chi ha probabilmente cose più importanti da fare o rinuncia a quelle cose o rinuncia a fare il consigliere». Così il capogruppo del Pd in Campidoglio Fabrizio Panecaldo commentando la caduta del numero legale in assemblea capitolina. «Alcuni consiglieri del Partito democratico erano presenti alla nostra riunione di gruppo – spiega – e poi non li ho visti in consiglio. Con Sel che si sente autorizzata a non venire per la gran parte in Aula il numero legale lo dobbiamo garantire noi, non l’opposizione. Prendo atto che per qualcuno gli impegni personali sono preminenti rispetto a quelli politici».

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