Colosseo, i sindacati contro il decreto: "E' illegittimo" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Colosseo, i sindacati contro il decreto: “E’ illegittimo”

«Siamo stati sentiti in Commissione Lavoro della Camera e abbiamo consegnato un documento unitario a nome di Cgil Cisl e Uil che fa una disamina delle motivazioni che hanno portato al decreto Franceschini, dopo l’assemblea al Colosseo. Motivazioni illegittime». Lo riferisce Claudio Meloni, coordinatore Cgil Beni Culturali in merito allo stop, per una assemblea, il 18 settembre, con il Colosseo e i Fori chiusi ed il conseguente decreto che inserisce i musei e i siti archeologi nella lista servizi pubblici essenziali.- Meloni ha spiegato che «non c’è una motivazione di urgenza per il decreto; poi in una materia demandata alla regolamentazione tra le parti si interviene in maniera unilaterale e autoritaria; anche la commissione di garanzia degli scioperi è intervenuta in maniera impropria su una materia che impatta su diritti costituzionali, sul diritto di sciopero e sulla sua regolamentazione. Cgil, Cisl e Uil hanno presentato alla commissione un documento unitario, l’Ugl è andata in audizione per conto suo». Il rappresentante della Cgil aggiunge che «la relatrice del decreto in commissione ha negato che questo sia nato sull’onda del caso mediatico, e ha affermato che potrà essere un’ottima occasione, una condizione per investire sul patrimonio garantendone la massima fruizione – riferisce Meloni – Noi non siamo d’accordo, sia perchè è sotto gli occhi di tutti che il decreto è nato sull’onda di una campagna stampa architettata del Governo, sia perchè si può discutere di tutto ma nei modi e nelle forme opportune».- Domani Zetema ha convocato i sindacati alla luce del decreto del governo che inserisce i musei tra i servizi pubblici essenziali «ma finchè il decreto non sara trasformato in legge non abbiamo interesse a discutere su questi temi, nè capiamo la necessita del Comune in questa fase di affrontarli». Così il segretario della Fp-Cgil Roma e Lazio Natale Di Cola, nel corso di una assemblea con i lavoratori della società capitolina per i servizi culturali, che i prossimi 13-14-15 ottobre eleggerà le Rsu. «Come oggi – ha ricordato il sindacalista – facciamo momenti di assemblea mettendo insieme le giuste rivendicazioni e il diritto alla democrazia con le esigenze degli utenti. Abbiamo infatti informato per tempo, convocato questa assemblea 12 giorni fa, e l’abbiamo messa al cambio turno, di martedì, all’ora di pranzo». Secondo Di Cola neanche le elezioni della prossima settimana determineranno una situazione analoga a quella di qualche settimana fa al Colosseo, quando a causa di una assemblea sindacale il monumento aprì in ritardo suscitando polemiche dagli echi internazionali. «Le sedi di voto saranno all’interno dei posti di lavoro – ha spiegato ancora – e il lavoratore si assenterà cinque minuti, il tempo materiale di esprimere il voto. Non ci sarà nessun disagio. Solo con l’alleanza tra cittadini e lavoratori può esserci un miglioramento dei servizi». Zetema conta oggi circa mille dipendenti, ricorda il dirigente della Cgil, e sono diversi i temi sul tavolo del sindacato, dalla «scadenza del contratto di servizio al 31 dicembre», al «contratto dei lavoratori bloccato da sei anni, con le retribuzioni ferme. Ci sono state anche delle decurtazioni rispetto agli incentivi – ha aggiunto Di Cola – pur sapendo che la produttivita di questo settore è in aumento. Inoltre per il Giubileo ci sarà un incremento dell’affluenza: chiediamo che venga riconosciuto l’aumento di produttività. Chiediamo poi una azienda efficiente che riduca le consulenze e gli affitti passivi: dato che si parla di soldi pubblici, è necessario che non ci siano sprechi».

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