Spese Marino, la procura apre un'inchiesta. Il sindaco: "Non morirò politico, nel 2023 vado a Sydney" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Spese Marino, la procura apre un’inchiesta. Il sindaco: “Non morirò politico, nel 2023 vado a Sydney”

Il fascicolo è stato istruito dopo le denunce dell'opposizione, per ora è senza ipotesi di reato e indagati. Il primo cittadino non si scompone e rilancia: "A breve Roma sarà pulita"

Sulla base di esposti presentati da Fratelli D’Italia e dal Movimento Cinque Stelle, la procura di Roma ha aperto un fascicolo sulle spese del sindaco Ignazio Marino. Il fascicolo per ora è senza ipotesi di reato nè iscrizioni. – Il fascicolo è stato affidato al pm Roberto Felici, del pool reati contro la pubblica amministrazione guidato dal procuratore aggiunto Francesco Caporale. Negli esposti di FdI e M5S si ipotizza il reato di peculato. A corredo degli atti sono stati depositati a piazzale Clodio alcune ricevute di spese ritenute sospette dai denuncianti. In un’intervista a Chi il sindaco ha anche parlato delle spese di rappresentanza al centro di polemiche e anche di esposti alla Procura e alla Corte dei Conti da parte dell’opposizione. «Erano tutte spese istituzionali, incontri e cene fatte per affrontare i problemi della città. E questo succede ovunque, anzi, Roma con me spende meno che in passato e certamente in linea con le altri grandi città», ha detto Marino. Poi è tornato a parlare delle sue vacanze americane «Ho deciso di passare 14 giorni negli Usa quest’estate perchè in Italia con mia moglie e mia figlia non possiamo fare un passo senza tre auto e sette uomini di scorta -è tornato spiegare- Dopo varie minacce e lettere con proiettili, non mi è consentito prendere un gelato sotto casa senza avvertire i carabinieri incaricati della mia sicurezza. Rispetto il loro lavoro e volevo stare tranquillo in famiglia, quindi ho optato per quella vacanza». E sul recente viaggio a Filadelfia, anche questo seguito da una scia di polemiche, Marino ha detto che «era organizzato da tempo, sia per il mio intervento all’università, sia per incontrare imprenditori disposti a finanziare progetti come il restauro dei Fori: Spendere anche 1500 euro per invitare chi versa due milioni di euro per restaurare il Foro di Traiano o per ottenere i fondi per la riqualificazione delle periferie non crede sia vantaggioso?. Ad aprile il sindaco di Filadelfia è venuto a Roma per informarsi sulla nostra esperienza in merito a questi grandi eventi di accoglienza e mi ha invitato. Ho unito i vari impegni in un solo viaggio. Tutto qui».«Non nasco politico e non morirò politico. Ho sempre pensato fosse un impegno a termine. Le posso dire che dal 2023 sicuramente non farò più politica e magari vivrò a Sydney, anche se mia moglie non ne può più di traslocare». Così il sindaco di Roma Ignazio Marino parla del suo futuro politico in una lunga intervista rilasciata al settimanale «Chi», in edicola mercoledì 7 ottobre. Marino, rispondendo alla domanda sulla possibilità di sue dimissioni, spiega che «nella »lectio magistralis« che ho tenuto a Filadelfia ho detto: ‘Nulla di importante avviene nella vita senza lavoro duro e spirito ribelle. E se qualcuno ti dice che quella cosa non è possibile, rispondi che la parola impossibile non esistè».«Tra due mesi Roma sarà pulita». Così il sindaco Marino in un’intervista a ‘Chì. «Abbiamo un addetto ai rifiuti ogni 367 abitanti. Londra ne ha uno ogni 569 e Berlino uno ogni 631. Abbiamo creato 800 itinerari prestabiliti per le macchine spazzatrici e abbiamo montato il gps sulle macchine. Così possiamo seguirle e controllarle. Ogni tre mesi verificheremo con sondaggi capillari il gradimento dei cittadini. Se sarà negativo affideremo tramite gara, la pulizia ai privati», precisa il sindaco. «Annuncio veltroniano. Non andrà in Australia, perchè i canguri non rilasciano scontrini». Lo scrive in un tweet Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio e segretario nazionale de La Destra, commentando l’annuncio del sindaco Marino di voler andare in Australia dopo il 2023, in un’intervista rilasciata al settimanale «Chi». «Che Marino non morirà politico è certo, anche perché in questi due anni e mezzo di guida della Capitale ha dimostrato largamente di non saperlo fare. Ed è alquanto penoso, oltre che irrispettoso verso i romani, sentirlo ribadire che quello di amministratore non è il suo lavoro. Vorrei rassicurarlo su questo punto. Tutti hanno potuto drammaticamente riscontare la sua totale incapacità nell’amministrare Roma ed è arrivato il momento che lasci la poltrona, unica cosa a cui è interessato, per far amministrare la città a chi la ama davvero». Lo scrive, in una nota, Barbara Saltamartini, deputato della Lega Nord- Noi con Salvini. «Se la sua unica volontà è quella di andare a vivere a Sidney, una città che offre servizi e possibilità che a Roma ci vengono preclusi dalla sua incompetenza, lo faccia al più presto. I romani non sentiranno la sua mancanza, anzi potranno finalmente tornare a scegliere un Sindaco che sicuramente saprà essere più capace e competente di lui nel ridare lustro alla Capitale d’Italia che, con la sua giunta di centrosinistra, sta sprofondando ogni giorno di più», conclude.

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