Fico alla Pisana: “La legge sull’informazione va arricchita”

– Rafforzare la parte sui conflitti, evitare finanziamenti – che non garantiscono libertà d’informazione – alle emittenti locali, e garantire un equilibrio tra pesi e contrappesi sulla nomina del presidente del Corecom, che ha una funzione caratterizzata da indipendenza. Sono i rilievi che il presidente della commissione di Vigilanza Rai Roberto Fico (M5s) ha mosso oggi, nel corso di una relazione al Consiglio regionale del Lazio, alla proposta di legge regionale sul riordino in materia di informazione. Fico è stato ascoltato dalla commissione Vigilanza sul pluralismo dell’informazione, presieduta da Giuseppe Cangemi (Ncd), nel corso di un incontro di presentazione e confronto sulla pdl 210/2014, licenziata dalla commissione e in attesa di approdare in Aula. Su sollecitazione del vicepresidente del Consiglio regionale Francesco Storace (La Destra), si è parlato dell’informazione politica del servizio pubblico «che appare drogata» e con uno «squilibrio nell’informazione, soprattutto quella legata al territorio dove a fare la parte del leone è spesso il governo locale che coincide con chi governa Regione e Comuni, con la conseguente difficoltà per l’opposizione a ‘fare notizià». Molti gli interventi dei consiglieri. Davide Barillari (M5s), primo firmatario di un’altra proposta di legge esaminata dalla commissione, ha parlato dell’iter che ha portato alla stesura del testo che approderà in Aula e ha auspicato la possibilità di apportare modifiche. Marta Bonafoni (Sel) ha ricordato che nel corso dei lavori di commissione sono stati ripresi argomenti come l’equilibrio di genere, il mondo dei diritti digitali, la crisi del settore, la precarietà che spesso porta all’autocensura e di indici di qualità. Nel corso della seduta è intervenuto anche il presidente del Corecom Michele Petrucci, sul doppio ruolo di controllo e di sostegno al settore che l’organo sta svolgendo anche con la promozione di corsi di formazione con l’Istituto Jemolo.