Agricoltura, patto Regione-Ismea per l'accesso al credito | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Agricoltura, patto Regione-Ismea per l’accesso al credito

– La Regione Lazio e l’Ismea, l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, in collaborazione con l’Abi, hanno firmato stamattina un patto per attivare gli strumenti finanziari previsti dal Psr 2014-2010, il Programma sviluppo rurale dell’Ue. In sostanza l’accordo, siglato dal governatore Nicola Zingaretti e dal presidente dell’Ismea Ezio Castiglione, permetterà agli agricoltori o agli aspiranti agricoltori del Lazio che vogliono accedere ai fondi del Psr di ottenere finanziamenti, sia nella forma di prestiti, sia nella forma di garanzie, per il credito concesso dalle banche. Il costo della garanzia alla base dei prestiti, che nel Psr 2007-2013 era totalmente a carico dell’agricoltore, ora grazie al patto firmato stamattina verrà in parte pagato dallo stesso Psr. «Grazie alla collaborazione con Ismea e con l’Abi, ai nastri di partenza del nuovo Psr – ha spiegato Zingaretti – Si istituisce un Fondo di garanzia e quindi aiutiamo gli imprenditori agricoli, che non si sentiranno più soli di fronte alle banche, con garanzie che renderanno più semplice l’accesso al credito. C’è poi un Fondo di credito che ha l’obiettivo di abbattere di circa il 50 per cento gli interessi sui tassi. Questi sono due novità molto semplici e comprensibili – ha proseguito – che si inseriscono in una strategia a tutto raggio sul tema del credito. Poi dentro il nuovo Ssr ci sono delle misure molto significative, come quella dei finanziamenti fino a 70 mila euro a fondo perduto per le giovani imprese agricole. È una scommessa che punta alla ripresa regionale». «È evidente – ha aggiunto l’assessore all’Agricoltura Sonia Ricci – che gli strumenti finanziari siano sempre esistiti, anche nella vecchia programmazione, ma la vera novità è nella costruzione del ‘pacchetto finalè per le imprese agricole per snellire le procedure e semplificare la vita dei nostri agricoltori. Stiamo cercando poi – ha detto ancora – di fare in modo che quando le imprese agricole avranno il decreto per il nuovo Psr, possano partire perchè avranno tutto l’investimento coperto, in parte con il fondo perduto e in parte con l’investimento della banca».

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