Macro, una mostra di fotografia come sguardo sul vivere contemporaneo | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Macro, una mostra di fotografia come sguardo sul vivere contemporaneo

È «Il Presente», con i suoi tempi accelerati e il labirinto di complessità pieno di interrogativi, il tema scelto da Fotografia – Festival Internazionale di Roma, giunto al 14esimo anno e in programma al Macro dal 9/10 al 17/01. Un’edizione ricchissima, che mette al centro la possibilità di «prendere possesso» del vivere contemporaneo e dei suoi significati attraverso la pratica fotografica, in un’esperienza consapevole di percezione e comprensione. Sono tanti gli autori che il direttore artistico Marco Delogu ha coinvolto nel festival affinchè rendessero visibile attraverso i propri lavori cosa sia la fotografia oggi: l’idea è quella di stimolare il dibattito sull’immagine, un linguaggio diretto, che ha meccanismi di produzione e distribuzione pressochè immediati, ma che tuttavia appare molto «pensato», anche in vista del confronto tra l’opera stessa e lo spazio che la accoglie. Fulcro del festival la «collettiva» con i principali fotografi italiani, tra cui Olivo Barbieri e Giovanna Silva, Federico Clavarino e Domingo Milella, Flavio Scollo e Nicolo Degiorgis. Grande ospite di questa edizione il fotografo inglese Paul Graham, che per l’occasione presenta immagini scattate nelle strade di New York, in cui il presente viene presentato come un flusso imprevedibile di attimi. In programma anche le personali di Rachel de Joode, Kai Wiedenhofer, Giovanni Cocco e Caterina Serra, Joachim Schmid, Martin Bogren e Mohamed Keita, artisti chiamati a mettere a fuoco con la propria ricerca artistica alcuni specifici frammenti di realtà. Torna per il 13esimo anno anche la Commissione Roma che in questa edizione del festival ha chiamato Hans-Christian Schink con «Eur/Acqua Claudia» e Paolo Pellegrin con «Sevla» a presentare il proprio personale ritratto della Capitale. Due i riconoscimenti assegnati nell’ambito di Fotografia: il Premio Graziadei, vinto dal suo The Cool Couple con la serie Approximation to the West, e il Premio Iila, dedicato ai fotografi emergenti latinoamericani, conferito a Luis Carlos Tovar, con Deshacer/Undo. Sempre nell’ambito del Festival, approderanno al Macro editori, librerie e autori che proporranno al pubblico il meglio dell’editoria fotografica nazionale. Infine, su uno schermo del museo verranno esposti gli scatti realizzati a Trastevere dagli studenti del Micart (il corso di alta formazione in Tecniche di Management per l’Impresa Creativa e le Arti Contemporanee, promosso da Sky Italia). Anche quest’anno Fotografia si avvale di un programma di esposizioni collaterali, come quelle allestite all’American Academy in Rome (in mostra Cy Twombly) e all’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo (che presenta gli artisti Erich Salomon e Friedrich Seidenstucker). Parallelamente al Festival, il Macro infine proporrà in contemporanea altre quattro mostre. Grande suggestione arriva dal lavoro realizzato da Gianfranco Baruchello, Come la Quercia: l’installazione (concepita nell’ambito del progetto nazionale L’albero della Cuccagna. Nutrimenti dell’arte di Achille Bonito Oliva) presenta una quercia giovane e una radice vecchia ai lati di un letto in una sorta di giardino-pensatoio. Inoltre, saranno esposte l’installazione Albedo di Inès Fontenla e l’opera video Untitled, 2009 di Beatrice Pediconi e verranno aperti al pubblico gli studi degli Artisti in Residenza, Emanuela Ascari e il collettivo Gli Impresari.

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