Le dimissioni di Marino resuscita i Liberali: "Quadro allarmante, voglia di esserci di nuovo" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Le dimissioni di Marino resuscita i Liberali: “Quadro allarmante, voglia di esserci di nuovo”

I Liberali «hanno voglia di esserci di nuovo». E dietro le quinte, «lontano dall’estenuante mediazione sul nulla che segna l’attuale dibattito politico» e dal quel «personalismo che ha sostituito la rappresentativà», si riuniscono a Roma. L’occasione è un incontro in ricordo di Renato Altissimo, scomparso qualche mese fa. Ma l’aspirazione guarda al futuro: «all’incontro di libere volontà» in grado di «proporre al Paese soluzioni liberali, radicalmente liberali». Nessuna «forma politica scritta»: si definiscono «liberali senza aggettivi», un modo per prendere le distanze da tutti. Ma si dicono pronti a giocare un ruolo nella partita, in «questo allarmante quadro»: «sono troppi i vincoli alla libertà che bloccano il Paese». E «spetta ai »liberali senza aggettivi« »capire cosa fare e come farlo«. Con un »impegno« – una sorta di ‘manifestò sulle tre battaglie simbolo del liberalismo (fisco, giustizia e diritti civili) – ed un invito trasversale a tutti quei liberali »italiani, divisi per scelte di vita e esperienze politiche, ma uniti nella fede nella libertà« a proseguire in un »liberalismo moderno, consapevole delle trasformazioni ma fermo nei principi ispiratori«. In tanti stamattina erano all’incontro su Altissimo. Per ricordare un »amico, un leader di partito, un anticipatore e un antesignano« di tanti temi, entrati poi a pieno titolo nel dibattito politico. E tanti gli interventi – degli amici di partito, come Attilio Bastianini e Carlo Scognamiglio – agli interlocutori dell’epoca, da Claudio Martelli a Paolo Cirino Pomicino e Giuliano Urbani, solo per citare alcuni nomi. Altissimo – è il messaggio che ha inviato da Silvio Berlusconi – »affrontò molti temi che si sono dimostrati fondamentali negli anni successivi«. »Molte di quelle idee le ho riprese nel dare vita a Forza Italia«, ha ricordato l’ex premier parlando di Altissimo come »il leader politico a cui mi sono sentito più vicino per i suoi valori e i suoi ideali di libertà«.

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