Poesia di Neruda e viva gli sposi: Marino celebra le nozze nel giorno post dimissioni

Una poesia di Neruda per suggellare l’amore tra Jamie e Matteo. Ignazio Marino ha celebrato così il matrimonio di una coppia di amici per scacciare per un pò la bufera politica che lo ha spinto ieri ad annunciare le dimissioni da sindaco. A sorpresa Marino ha mantenuto la promessa fatta tempo fa ai suoi due amici, ignaro ovviamente di quello che sarebbe accaduto il giorno prima, e alle 11 in punto, con il volto sereno, ha attraversato piazza del Campidoglio nella ressa di fotografi e giornalisti che cercavano un suo commento nel day after delle dimissioni. «Sto molto bene, buongiorno e buon lavoro», ha detto il sindaco salutando i cronisti prima di entrare nella sala Rossa per celebrare le nozze. Jamie, che prima della cerimonia aspettava il sindaco fuori insieme a Matteo, quando ha capito che sarebbe stata travolta dai giornalisti tenuti faticosamente a bada da un cordone di forze dell’ordine, ha perso il suo radioso sorriso e ha assunto un’espressione preoccupata spalancando la bocca. Pochi attimi e lei insieme al suo quasi marito, sono stati fatti entrare di fretta nella sala. La cerimonia, rigorosamente blindata, è durata circa mezz’ora ma al termine non si è ripetuta la scena iniziale. Marino è stato fatto prudentemente uscire da una porta secondaria e gli sposi, tra flash dei fotografi ingaggiati per le nozze e quelli dei giornalisti, hanno potuto godere il loro momento. «Il momento più bello è stato quando ha recitato una poesia di Neruda sull’amore e questo è stato commovente», ha detto Jamie che però è stata ‘reclamatà teneramente dal marito, che ha detto alla stampa: Oggi è la nostra giornata, fatecela vivere come vogliamo«. Gli sposi, finalmente liberi dalla morsa della stampa, sono usciti dalla sala e, come da tradizione, sono stati accolti da manciate di riso e applausi di invitati e turisti e hanno festeggiato alla Terrazza Caffarelli.