Finanza in Comune, Marino rischia l'accusa di peculato per le spese con i soldi pubblici | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Finanza in Comune, Marino rischia l’accusa di peculato per le spese con i soldi pubblici

– A lavoro sulle carte. L’inchiesta della Procura di Roma passa alla fase due: l’analisi degli scontrini e delle spese effettuate dal sindaco dimissionario Ignazio Marino. Oggi gli uomini del Nucleo di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza si sono recati presso gli uffici del Campidoglio per acquisire tutti gli scontrini delle cene e delle spese con i relativi giustificativi firmati dal sindaco dimissionario Ignazio Marino. Non è escluso poi che sulle firme ci potrà essere una perizia calligrafica. Secondo il blog «Roma fa schifo» sotto i giustificativi la firma di Marino è riportata con calligrafie differenti. Le Fiamme gialle si sono intrattenute per alcune ore nelle stanze di Palazzo Senatorio per farsi consegnare anche la documentazione contabile della carta di credito del Comune di Roma utilizzata in questi mesi da Marino. L’incartamento sarà presto a disposizione del pm Roberto Felici, titolare del fascicolo che resta al momento senza indagati o ipotesi di reato. Il magistrato attende anche l’incartamento relativo ai movimenti bancari che verrà fornito dall’Unicredit. Resta peculato il reato su cui gli inquirenti si stanno orientando mentre, al momento, non escludono altre ipotesi come quella del falso: accuse per cui il sindaco dimissionario rischia di finire iscritto nel registro degli indagati. Ma in questa fase dell’inchiesta l’attività dei pm si concentrerà principalmente sui documenti per poi avviare una serie di audizioni che potrebbero chiarire ulteriormente il quadro dell’indagine. Dai ristoratori ai «commensali» del sindaco, di questi già alcuni hanno smentito di aver incontrato il sindaco: tra loro i rappresentanti della Comunità di Sant’Egidio e l’ambasciatore del Vietnam, che hanno negato di aver mai mangiato assieme al primo cittadino. Ma potranno sentire anche gli addetti degli uffici comunali che hanno redatto la nota spese e i giustificativi. Gli inquirenti ricostruiranno le cene e l’iter delle spese fatte dal sindaco utilizzando la carta di credito. Non è escluso che l’attività istruttoria possa riguardare anche il viaggio a Filadelfia effettuato nelle scorse settimane e che ha sollevato numerose polemiche.

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