Gozi: "Marino era in controtendenza rispetto al nuovo", Gabrielli: "Sindaco onesto, no sospensione democrazia" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Gozi: “Marino era in controtendenza rispetto al nuovo”, Gabrielli: “Sindaco onesto, no sospensione democrazia”

– Bettini un autorevolissimo esponente del PD che ha sempre brillato per la sua intelligenza politica. A differenza di alcuni goffi tentativi, sopratutto di quelli che capiscono sempre tutto dopo che le cose sono successe, va ricordato che la candidatura di Marino è stata avvalorata e sostenuta da uno straordinario sostegno popolare sia alle primarie che al voto. Sicuramente la candidatura era quindi in controtendenza rispetto al vecchio. Questo per ricordare come sono andate le cose nella realtà a chi ha problemi di memoria«. Così il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per gli Affari europei e Coordinatore nazionale di Campo democratico, Sandro Gozi.«Bettini ? un autorevolissimo esponente del Pd che ha sempre brillato per la sua intelligenza politica. A differenza di alcuni goffi tentativi, soprattutto di quelli che capiscono sempre tutto dopo che le cose sono successe, va ricordato che la candidatura di Marino è stata avvalorata e sostenuta da uno straordinario sostegno popolare sia alle primarie che al voto». Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per gli Affari europei e coordinatore nazionale di Campo democratico, Sandro Gozi. Nei giorni scorsi Goffredo Bettini, esponente storico del Pd e ispiratore del cosiddetto ‘modello Romà delle giunte di centrosinistra degli anni ’90-2000, è stato accusato da più parti di essere stato l«inventorè di Ignazio Marino sindaco. »Sicuramente la candidatura era quindi in controtendenza rispetto al vecchio – ha aggiunto Gozi -. Questo per ricordare come sono andate le cose nella realtà a chi ha problemi di memoria«.

– «La corruzione è un problema di regole, ma anche di cultura». Lo ha affermato il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, a Pescara partecipando a un incontro nell’ambito della «Repubblica delle idee» organizzato dal quotidiano.«Quando in una consiliatura in due anni cambi 9 assessori su 12, assessori fondamentali come quello al bilancio li cambi tre volte, puoi essere anche la persona più capace e onesta che indubbiamente è nella situazione di specie, ma siccome la macchina è molto complessa, se non hai una squadra attrezzata ti schianti». Lo ha detto a Pescara il prefetto di Roma Franco Gabrielli. «Oggi la società romana è ulteriormente smarrita. Il mio, quindi, non è un giudizio di disvalore sul personaggio Marino, che sarebbe ingiusto, disonesto e scorretto perchè l’ho visto praticare, ho visto lo spessore della sua onestà intellettuale. Però visto che bisogna guardare avanti, vediamo se questo Paese ha una possibilità di riscatto morale , che per me è una precondizione. Chi amministra parte da questo, poi va avanti». «Votare si, votare no. Nella mia visione delle cose non c’è nessuna situazione che per me possa consentire la sospensione della democrazia. E quando mi sono trovato a dover scegliere che tipo di indirizzo dare sullo scioglimento, al di là degli aspetti di carattere politico, primo non volevo essere partecipe di un ulteriore sfregio che avrebbe comportato ricadute in termini di Pil; poi perchè non tutti sanno che lo scioglimento per mafia significa sospensione della democrazia per almeno due anni. Alla fin fine la verifica elettorale credo sia sempre necessaria. Ce lo ha insegnato la Grecia»: così il prefetto di Roma, Franco Gabrielli a Pescara. «Il mio rammarico più grande è di aver trovato una persona di grande onestà, che avrebbe potuto dare una svolta, e poi questa fine sugli scontrini, ingiusta e ingloriosa». Lo ha detto il prefetto di Roma Franco Gabrielli. Pensando a quella che definisce «un’occasione perduta» Gabrielli ha poi aggiunto che «non sarà un semplice cambio di Giunta a risolvere i problemi se non ci sarà una legislazione adeguata e una macchina amministrativa che possa arrecare benefici ai poveri cittadini». Perchè secondo il prefetto il problema di città come Roma è la macchina amministrativa: in un dibattito a Pescara su «il prezzo della corruzione» ha sostenuto la necessità di avere una macchina «attrezzata».

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