Aurelia Sordi, 10 rinvii a giudizio per il raggiro alla sorella di Alberto: conti correnti da 2,5 milioni | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Aurelia Sordi, 10 rinvii a giudizio per il raggiro alla sorella di Alberto: conti correnti da 2,5 milioni

– Raggirata da quella famiglia di camerieri e factotum dei quali si fidava e che, prima di lei, si era presa cura di suo fratello, Alberto Sordi. È una storia triste quella del presunto raggiro di Aurelia Sordi, una presunta circonvenzione avvenuta quando la donna, quasi centenaria e decaduta dalle sue facoltà mentali, diede una delega allo storico autista della famiglia Sordi per gestire il patrimonio milionario lasciatole dal fratello. Per questo il Giudice dell’udienza preliminare di Roma ha accolto la richiesta della procura e rinviato a giudizio dieci persone, tra cui l’autista e factotum della famiglia Sordi, Arturo Artadi, il notaio Gabriele Sciumbata e gli avvocati Francesca Piccolella e Carlo Farina. Tutti assieme, i professionisti e il collaboratore 42/enne di origine peruviana, sono accusati di circonvenzione di incapace nei confronti della sorella di ‘Albertonè, morta nell’ottobre 2014 a 97 anni. Ma non solo loro ne avrebbero approfittato. Gli altri sei imputati sono infatti dipendenti della famiglia Sordi: una badante, una cuoca, un giardiniere, due camerieri ed una governante, beneficiari di donazioni provenienti dal patrimonio di Alberto Sordi. Per un valore che va dai 150 mila ai 400 mila euro; in tutto 2,5 milioni di euro, circa il 20% del patrimonio che Aurelia ereditò dal fratello, scomparso nel 2003. Una vicenda finita nelle cronache anche per la fama del fratello di Aurelia, la cui villa vicino al Circo Massimo in cui ha vissuto anche la sorella, è stata di recente trasformata in un museo, con l’intervento del ministero della Cultura e della Fondazione Casa Museo Sordi. Il Gup Costantino De Robbio ha fissato l’inizio del processo tra oltre un anno, il 17 febbraio 2017. Il giudizio è stato chiesto dal pm Eugenio Albamonte. Artadi, autista storico di Sordi che lo aveva di fatto adottato, gli avvocati Piccolella e Farina e il notaio Sciumbata sono imputati in relazione alla delega firmata ad Artadi da Aurelia Sordi, unica erede di Alberto, per l’amministrazione dei suoi conti correnti. Questo Patrimonio ora si trova nelle disponibilità della Fondazione. In relazione a queste donazioni l’avvocato Piccolella è stata assolta per uno dei capi di imputazione: quello di patrocinio infedele. L’accusa era legata ai 18 mila euro ricevuti per gli atti predisposti.

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