Giubileo, gli aiuti della chiesa alle famiglie indebitate e ai rifugiati | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Giubileo, gli aiuti della chiesa alle famiglie indebitate e ai rifugiati

– La Porta Santa della Carità all’Ostello Don Luigi Di Liegro e alla Mensa San Giovanni Paolo II a via Marsala, che il Papa varcherà il 18 dicembre alle 16.30; le iniziative a favore delle famiglie in difficoltà con l’istituzione di un Fondo famiglia e la campagna «Rimetti a noi i nostri debiti»; l’accoglienza dei rifugiati nelle parrocchie di Roma; il Giubileo dei operatori della carità, in programma il 17 marzo nella Basilica di San Giovanni in Laterano; le domeniche della Misericordia nelle comunità parrocchiali. Sono alcuni degli eventi giubilari della Chiesa di Roma contenuti nel nuovo Programma pastorale della Caritas diocesana intitolato «Commossi dalla Misericordia», presentato oggi all’Università Lateranense dal card. Agostino Vallini, vicario per la Diocesi di Roma, e da mons. Enrico Feroci, direttore della Caritas. «Vivere il Giubileo non significa soltanto accogliere una grazia interiore, e meno ancora celebrare un rito religioso. Deve significare sperimentare e imprimere, a livello di pensiero e di comportamenti, un dinamismo nuovo di misericordia che diventa anima e fine delle relazioni umane quotidiane. Misericordia è gratuità: dono di Dio, a nostra volta da ridonare ai fratelli con gli stessi sentimenti di Cristo Gesù». Così il card. Vallini illustra le numerose iniziative della Caritas nell’introduzione dell’opuscolo che verrà distribuito agli animatori parrocchiali e ai volontari dei Centri di ascolto. Per il vicario «un’alba nuova della storia dei popoli potrà sorgere con il Giubileo della misericordia, se, rinnovati da Cristo, misericordia fatta carne e storia, saremo commossi dai volti sfigurati dei fratelli e andremo loro incontro, ci daremo da fare per lenire le loro ferite e li riporteremo in vita con opere di giustizia, carità, solidarietà». «Il programma pastorale che la Caritas di Roma promuove nell’anno del Giubileo – spiega mons. Feroci – vuole essere un itinerario di ricerca dei luoghi e degli spazi in cui discernere la presenza di Dio nella vita degli esclusi. L’originalità di questa ricerca è l’impegno di rendere possibile la prossimità della comunità cristiana e degli uomini di buona volontà alle situazioni di sofferenza dei poveri, senza dei quali la Chiesa non è concepibile come ‘l’iconà di Cristo. Il termine misericordia può indicare un sentimento di pietà verso chi ha sbagliato ma vorremmo dare a questo valore un significato più pregnante. Più che evocare dei sentimenti, vorremmo favorire dei comportamenti concreti di servizio, di lealtà, di fedeltà, di condivisione e di solidarietà». Le iniziative che l’organismo pastorale propone per l’anno Giubilare si affiancano alle consolidare attività di animazione e promozione che promuove nella diocesi di Roma: corsi di formazione per operatori parrocchiali e per i volontari dei servizi diocesani; percorsi esperienziali sui temi della pace e dell’intercultura; incontri nelle scuole. Nel nuovo anno, in particolare, vengono proposte alle comunità parrocchiali cinque iniziative: «La carità va a scuola», per la sensibilizzazione al volontariato ed esperienze di servizio rivolte a studenti delle scuole superiori e gruppi del dopo cresima; «A pace e acqua», la campagna internazionale per il diritto all’acqua; il percorso «Quale politica per il bene comune: la corresponsabilità come paradigma rivoluzionario» per riaffermare il senso di appartenenza comunitaria nell’ambito della politica; «(S)Lottiamo contro l’azzardo» con iniziative di sensibilizzazione nell’ambito delle parrocchie e dei gruppi giovanili; «La rete diocesana dei centri di ascolto», programmi e iniziative per diffondere il coordinamento e la formazione tra gli animatori parrocchiali.

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