Immigrazione, Danese: "Casa Scalabrini sia un modello per Roma" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Immigrazione, Danese: “Casa Scalabrini sia un modello per Roma”

«Casa Scalabrini è un modello che il Comune di Roma non può lasciare da solo. Anzi, come ho ripetuto più volte, la vocazione della città dev’essere quella di superare l’accoglienza, svuotare gli Sprar, e dotarsi di strutture che possano servire a costruire percorsi di autonomia per le persone che hanno ottenuto lo status di rifugiato. L’integrazione e l’autonomia sono l’antitesi dell’assistenzialismo. Ed è proprio quello che succede da tre mesi a Casa Scalabrini». Così Francesca Danese, assessore alle Politiche sociali e abitative del Comune di Roma, alla presentazione ufficiale della struttura sorta nello stabile che ospitava il seminario degli Scalabriniani in Via Casilina 634. «Lì una trentina tra ragazzi e famiglie di rifugiati – aggiunge – vivono in semiautonomia per sei mesi durante i quali vengono messi in condizione di spiccare il volo grazie ai percorsi attivati di formazione professionale e di integrazione nel territorio. Molte delle attività, come la scuola guida o la web radio che sta per essere accesa, sono aperte al quartiere e gli scalabriniani dedicano molta attenzione a esperienze di sensibilizzazione nelle scuole e nelle parrocchie. Anche Casa Scalabrini apre grazie agli stimoli importanti di papa Francesco sulla necessità di aprire all’accoglienza le strutture della Chiesa».

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