Pd Roma: "Infondata la notizia dell'allontanamento di Marino" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Pd Roma: “Infondato allontanamento di Marino”. Pedica: “Nello statuto chi vota la sfiducia è fuori da partito”

«In merito a quanto riportato oggi in un articolo de il quotidiano ‘Il Messaggerò, in cui si prefigurano manovre del Pd per una esclusione dal Partito di Ignazio Marino, si precisa che ciò è destituito di ogni fondamento». Così una nota dell’ufficio stampa del Pd. «Sono in piazza da romano e da iscritto al Pd. Ovviamente sono qui a titolo personale. Ma sono qui per ribadire la mia linea da sempre. Marino ha sempre sofferto il rapporto con il Pd». Così il deputato del Pd Marco Miccoli sceso oggi in piazza del Campidoglio per partecipare alla manifestazione pro Ignazio Marino. «Marino non è stato sostenuto a dovere dal partito – spiega – Un Pd che voleva sfiduciarlo prima ancora dell’inchiesta su Mafia Capitale. E una parte importante non lo sostenne neanche alle primarie. Ora siamo arrivati ad un punto dove c’è un partito spaccato e un sindaco che non ci parla più. Non mi sembra un grandissimo risultato della strategia del partito, considerando anche che tanta gente è oggi in piazza a protestare contro questa linea». ‘Metodo sbagliato. In piazza oggi molti iscritti Dem’ . – «C’è una colpa che non è ascrivibile a singole persone ma a questa fase commissariale del Pd: c’è l’insufficienza del regime commissariale». Così il deputato del Pd ed ex segretario dei dem a Roma Marco Miccoli a margine della manifestazione pro Ignazio Marino in piazza del Campidoglio. «Un commissario può decidere sui circoli e sul tesseramento – spiega – ma quando si tratta di sfiduciare il sindaco della Capitale del Pd e viene vietata la discussione nel partito non riunendo gli organismi dirigenti è un metodo sbagliato. Non ti dà le antenne sul tuo elettorato e ci troviamo di fronte a manifestazioni autorganizzate come quella di oggi in cui in piazza ci sono molti dei nostri iscritti».«Se le regole valgono per tutti, mi risulta che se i consiglieri comunali del Pd sfiduciano il sindaco del proprio partito vengono automaticamente espulsi». Lo dichiara Stefano Pedica del Pd. «A Nettuno poco tempo fa un gruppo di consiglieri del Pd raccolse le firme per sfiduciare il sindaco Pd Chiavetta, e gli stessi, una volta sfiduciato furono espulsi dal partito. A questo aspetto si sta ragionando o no? Se Marino continuerà a restare al suo posto e ritirerà, sbagliando a mio avviso, le dimissioni in settimana potrebbe accadere che il gruppo dei consiglieri comunali, o una parte di loro, del Pd presentino la sfiducia firmando un documento di sfiducia dichiarato dal commissario Orfini. Posso sbagliare, ma agli esperti del regolamento del mio partito chiedo di chiarire questo aspetto preoccupante».(

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login