Campidoglio, Baglio: "Serve confronto tra sindaco e maggioranza: Pd nazionale affronti responsabilità" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Campidoglio, Baglio: “Serve confronto: Pd nazionale affronti responsabilità. Capigruppo decide su consiglio”

«Ignazio Marino ha detto che si confronterà con la sua maggioranza ed è quello che serve a Roma. Il Partito democratico deve dimostrare la sua saggezza e con estrema calma trovare la via uscita migliore nell’interesse della città». Così la presidente dell’assemblea capitolina Valeria Baglio ospite della trasmissione Coffee break su La7. «Da un punto di vista tecnico ci sono le dimissioni di Marino in campo -spiega- Qualora le ritirasse il regolamento parla chiaro: o si presenta una mozione di sfiducia che deve essere scritta da 18 consiglieri e poi votata in Aula da 25 oppure si può ricorrere alle dimissioni contestuali di 25 consiglieri». «Lo discuteremo con il partito nazionale». Così la presidente dell’assemblea capitolina Valeria Baglio risponde, ospite della trasmissione Coffee break su La7, a chi le chiede se i consiglieri del Pd fossero pronti a dimettersi nel caso in cui il sindaco di Roma Ignazio Marino ritirasse le sue dimissioni. «Noi ad oggi non abbiamo questa discussione di fronte perchè al momento ci sono le dimissioni del sindaco Marino» ha aggiunto.-«Non credo ci sia una spaccatura all’interno del gruppo o con il partito. Penso che in un grande partito c’è la discussione e il dialogo. Credo si arriverà ad una soluzione che sarà del Pd». Lo ha detto il presidente dell’assemblea capitolina Valeria Baglio ospite della trasmissione Coffee break su La7. «Matteo Orfini sta lavorando come noi per trovare la soluzione migliore per Roma che veda dalla stessa parte il sindaco Marino e il Partito democratico» ha aggiunto.-«Scegliere le sorti della Capitale d’Italia è una grande responsabilità che deve essere affrontata dal Partito democratico nazionale nelle sedi opportune. Non si può demandare alla scelta in Aula. Io spero che ci sia un confronto che faccia arrivare ad una soluzione nell’interesse di Roma». Così la presidente dell’assemblea capitolina Valeria Baglio ospite della trasmissione Coffee Break su La7.«La capigruppo sarà convocata in settimana e decideremo insieme agli altri colleghi quando e se riunirci in Aula ovvero se convocare o no una seduta di Assemblea capitolina». Lo ha detto la presidente dell’Aula Giulio Cesare Valeria Baglio. Il regolamento prevede infatti che il presidente d’aula, davanti ad una richiesta di convocare il consiglio, ha 20 giorni di tempo per farlo. In questo caso, essendo la richiesta arrivata il 22 ottobre scorso, Baglio ha tempo fino al 12 novembre per convocare l’aula. Dunque ben oltre la data del 2 novembre, giorno in cui, se non le ritirerà, saranno effettive le dimissioni di Ignazio Marino. Il regolamento non prevede l’obbligo di convocare la capigruppo ma la presidente d’Aula ha voluto convocarla lo stesso e oggi si fisserà la data. «Dobbiamo essere molto calmi e attenti alle nostre scelte che non sono individuali ma vanno prese nell’interesse della città. Ogni forza politica, in maniera responsabile, si deve confrontare e fare la scelta migliore per Roma», ha concluso.«In base alla legge il presidente dell’Aula è tenuto a riunire il consiglio entro 20 giorni da quando lo richiedono 1/5 dei consiglieri o il sindaco, inserendo all’ordine del giorno le questioni richieste. In questo caso il presidente è tenuto a riunire l’Assemblea Capitolina, su richiesta di 12 consiglieri dell’opposizione, sulla crisi politica in Campidoglio e le dimissioni del sindaco Ignazio Marino, entro l’11 di novembre. Il passaggio voluto da Baglio in capigruppo è facoltativo». Lo spiega il segretario dell’Assemblea Capitolina, il consigliere radicale Riccardo Magi. «In caso di inosservanza rispetto alla convocazione dell’Aula i richiedenti possono rivolgersi al prefetto prima con diffida e poi provvedendo alla convocazione – continua Magi – Questa è la via che in questa consiliatura ho seguito per ottenere la convocazione sulle delibere popolari (unioni civili e testamento biologico) di fronte all’inerzia del presidente Coratti. In questo caso, ovviamente, il tutto ha senso solo se il sindaco Ignazio Marino ritira le sue dimissioni».

«La presidente Baglio non si assuma la responsabilità di essere la marionetta del suo partito, ma sia la garante di tutte le forze politiche che rappresenta in Assemblea capitolina, per definizione stessa del suo ruolo super partes. Convochi subito capigruppo e Aula senza patetici tentativi dettati da Orfini e compagni di allungare i tempi». Così Dario Rossin, vice capogruppo Forza Italia in Campidoglio, il consigliere comunale che il 22 ottobre scorso ha consegnato alla presidente del’assemblea capitolina Valeria Baglio la richiesta delle opposizioni di convocare l’Aula. «Le sorti della Capitale d’Italia – osserva Rossin – non le sceglie il Pd ma i romani e i loro eletti in Aula Giulio Cesare dove abbiamo chiesto la presenza del Sindaco Marino. La nostra è una misura democratica e di buon senso, non comprendiamo perchè stia terrorizzando il Pd e anche qualche anima del centrodestra. Questo ammutinamento dalle regole democratiche sarebbe intollerabile, e siamo pronti a mobilitarci in massa per garantire la dignità di Roma».

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