Metrebus, dopo l'abbandono di Fs e Cotral la promessa di Marino: "Impegnati per biglietto integrato" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Metrebus, dopo l’abbandono di Fs e Cotral la promessa di Marino: “Impegnati per biglietto integrato”

“Il mantenimento di un servizio di trasporti  integrato per i cittadini romani, e per quanti raggiungono la città per lavorare, è per il Campidoglio e per me un obiettivo da confermare”. Lo afferma Ignazio Marino, sindaco di Roma. “Il consorzio Metrebus deve perciò continuare ad esistere, anche se vanno ripensati gli equilibri economico-gestionali interni, – aggiunge il primo cittadino – il Campidoglio, attraverso Atac, l’azienda che più di tutte gestisce e trasporta la stragrande maggioranza degli utenti, farà tutta la sua parte. L’obiettivo è di garantire un servizio efficiente e integrato, evitando il rischio di un aumento delle spese per i romani e tutti i cittadini che insistono sulla nostra metropoli”.

 

Il Ministero dei Trasporti è pronto a intervenire sul caso della romana Metrebus, frutto dell’accordo fra Atac, Cotral e Trenitalia, che hanno rotto la loro relazione a partire dal prossimo mese di gennaio con il rischio per gli utenti romani di pagare tre biglietti anzichè uno. Lo ha detto il ministro dei Trasporti Graziano Delrio che, rispondendo a una domanda, ha detto che «non dobbiamo creare disagi per problemi di relazione» fra i diversi operatori. Alla domanda se interverrà, Delrio ha replicato secco: «sì».

«Se Trenitalia e Cotral usciranno dal sistema Metrebus, contro Atac verrà sferrata una class action milionaria, tale da ridurre potenzialmente sul lastrico la società del trasporto pubblico capitolino». Lo afferma il Codacons, dopo l’annuncio di Trenitalia e Cotral «sull’uscita dal sistema tariffario integrato a causa dei debiti non pagati da Atac nei confronti delle due società e la mancanza di risposte sulla gestione dei biglietti». «Siamo pronti ad intentare una maxi-class action contro Atac per conto di tutti gli utenti del trasporto pubblico della capitale – afferma il Presidente Carlo Rienzi – L’uscita di Trenitalia e Cotral da Metrebus, infatti, produrrà danni immensi per i cittadini sotto più punti di vista. Ci sarà un aggravio di costi per milioni di euro all’anno a carico dei passeggeri, costretti ad acquistare un nuovo biglietto per utilizzare treni e bus finora compresi nel titolo di viaggio Metrebus, e disagi a non finire per i pendolari. Si aprirebbe inoltre il fronte dell’inadempienza contrattuale: chi è in possesso di un abbonamento annuale con scadenza 2016, si troverebbe privato di una fetta consistente del servizio precedentemente acquistato, ossia l’utilizzo di treni regionali metropolitani e dei bus extraurbani». Codacons sottolinea che saranno «inimmaginabili poi le conseguenze sul fronte della viabilità e del traffico, se gli utenti decidessero di utilizzare i mezzi privati per non essere costretti ad acquistare un doppio biglietto. Per tali motivo il Codacons, che ha già attivato il proprio ufficio legale allo scopo di denunciare possibili fattispecie penalmente rilevanti, è pronto a sferrare una maxi-class action nei confronti dell’Atac a tutela degli utenti del trasporto pubblico, se dall’1 gennaio 2016 Trenitalia e Cotral usciranno dal sistema Metrebus».

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