Monte Compatri, il Pd attacca sulla palestra di Laghetto. Il sindaco pubblica le carte e sbugiarda i dem

Ancora un botta e risposta e dichiarazioni al vetriolo in quel di Monte Compatri. Stavolta la minoranza Pd attacca il sindaco Marco De Carolis sulla palestra di Laghetto, struttura inaugurata a novembre. Le critiche arrivano con un comunicato stampa in cui, dando credito a quelle che i dem monticiani definiscono “male lingue”, parlano di “evidenti fratture sui muri e sui pavimenti scoscesi. Ci chiediamo se il terreno su cui poggiano le fondazioni sia naturale o riportato”. La palazzina, costata oltre un milione di euro e con un progetto approvato anche dal Coni, il secondo impianto inaugurato la scorsa estate dall’amministrazione De Carolis, dopo i campi di calcio del Monte Compatri Sporting center. E il primo cittadino non ci sta a subire. Così la replica arriva a stretto giro con tanto di delibere e atti pubblicati: “Quelle che definiscono evidenti fratture, sono in realtà dei naturali assestamenti del terreno”. “Se almeno i denunciatori seriali del nulla si degnassero di leggere il contratto di appalto – aggiunge il sindaco compatrese –, potrebbero facilmente rendersi conto che il provvedimento riguardava solo gli spazi per l’attività sportiva e non le aree esterne. Che sono da appaltare, per un costo di circa 100mila euro, secondo lo schema di delibera, approvato in giunta lo scorso 22 ottobre, sui ‘lavori complementari’”. Infine, “ad oggi la palestra risulta chiusa semplicemente perché è stata attivata la procedura per l’assegnazione; attraverso una gara di evidenza pubblica, non con gli affidamenti diretti cui ci hanno abituato le amministrazioni di centrosinistra. Gridare di meno allo scandalo – conclude il numero uno di palazzo Borghese – e studiare di più gli atti potrebbe aiutare la minoranza di a non entrare nei guinness delle figuracce”.