Provocò la morte dell'amico per un debito non pagato: in appello pena ridotta a quattro anni | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Provocò la morte dell’amico per un debito non pagato: in appello pena ridotta a quattro anni

Quasi dimezzata in appello la condanna per omicidio preterintenzionale inflitta al romeno Marian Munteanu, sotto processo perchè accusato di aver colpito violentemente un connazionale con una testata, talmente tanto violenta che provocò nella vittima un’istantanea perdita di coscienza con rovinosa caduta a terra all’indietro. Quattro anni di reclusione gli sono stati inflitti dalla I Corte d’assise d’appello di Roma; in primo grado, all’esito del giudizio abbreviato, Munteanu era stato condannato a sette anni e quatto mesi di carcere. La riduzione oggi disposta è motivata dall’esclusione della recidiva contestata, nonchè dall’applicazione dell’attenuante del risarcimento del danno. Era il 26 luglio 2014 quando, in via Borghesiana, estrema periferia di Roma, nei pressi di un incrocio stradale, secondo l’accusa Munteanu e Nicu Irimia vennero alle vie di fatto al culmine di una discussione nata per ragione di soldi. Ci fu una testata e una violenta spinta; Irimia, battè la testa, ebbe la peggio e restò a terra inerte e sanguinante. Soccorso e portato in ospedale, il romeno morì dopo alcuni giorni dal ricovero. Appresa la notizia della morte dell’amico fu lo stesso Munteanu a presentarsi spontaneamente al pm, spiegando che quella sera due si erano affrontati dopo la richiesta di soldi spettanti per un lavoro edile fatto insieme e che lui non era stato mai in grado di dare. Ne sarebbe nata una colluttazione, e la testata poi rivelatasi fatale.

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