Roma 2024 fa tappa a Washington per il suo sogno olimpico | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Roma 2024 fa tappa a Washington per il suo sogno olimpico

– Si conoscono tutti. Anni di rapporti, contatti, lavoro. È il mondo dello sport che si incontra in queste ore a Washington per la 20/a assemblea generale dell’Anoc, l’associazione dei comitati olimpici nazionali, con un programma fitto che ha sullo sfondo gli obiettivi di innovazione fissati all’agenda 2020. Ed è qui, nella capitale americana, che parte il countdown per il ‘viaggiò di Roma2024, con una ‘missionè di lobbying che vede in azione il consolidato tandem Malagò-Montezemolo per presentare il progetto al mondo. Un progetto preceduto da »rispetto. Curiosità e credibilità«, riservati all’Italia, sottolinea il presidente del Coni Giovanni Malagò arrivato in città con il »doppio occhio«, quello del comitato olimpico e quello del progetto ‘Roma 2024’, per cogliere un’opportunità tra le più preziose, dove è imperativo esserci e al meglio. Non fosse altro che per la presenza massiccia in queste ore a Washington di membri del Cio che voteranno nel 2017 la sede delle olimpiadi cui Roma aspira. Se ne contano almeno 44, ovvero circa la metà degli ‘aventi dirittò al voto previsto per il settembre 2017 nell’ambito dell’Assemblea Cio a Lima e per cui si attende la data precisa, notizia quest’ultima che proprio nei corridoi dell’albergo a Washington dove ha luogo l’assemblea dell’Anoc potrebbe rimbalzare in queste ore e prima che altrove. La delegazione del Coni affiancata da una rappresentanza del comitato promotore di Roma 2024 viene così a rappresentare un lavoro congiunto con uno sforzo che il mondo del Cio apprezza, ha spiegato Malagò: »Non ho trovato nessun membro del Cio cui ho dovuto raccontare chi fosse Montezemolo, un uomo di industria ma anche un uomo di sport«, ha detto il presidente del Coni sottolineando come molto apprezzata la possibilità di valore aggiunto dato da persone provenienti da altri mondi. E allora alla domande su come si procede sulla costruzione del dossier Roma 2024, si risponde presentando prima di tutto una visione e si parla di sfida e opportunità per spiegare la ragione per cui Roma si fa avanti. La strada è lunga e si inserisce anche in un contesto »in trasformazione« con gli aggiustamenti necessari per rispondere alle aspettative dell’agenda 2020, ma i cui punti fissi sono chiari e imprescindibili: trasparenza e professionalità. Eccolo quindi il vantaggio dell’Italia che, spiega ancora Malagò, gode di forte »credibilità internazionale anche sulla base del fatto che noi siamo sempre molto rispettosi«. O le iniziative di cui l’Italia si fa capofila per »dare un segnale dal mondo dello sport«, sottolinea ancora Malagò, ricordando la ‘presenzà del Coni anche nell’affrontare l’emergenza migranti, con la disponibilità per esempio a realizzare piccole infrastrutture leggere nei campi di rifugiati. È quindi su questa reputazione che viaggia anche ‘Roma 2024’ e il countdown lanciato a Washington. Che non può tuttavia prescindere da uno sforzo collettivo, anche questo elemento su cui gli occhi restano puntati e si formano giudizi. Lo conferma lo stesso Malagò nel sottolineare i »grandi complimenti per il dinamismo di Renzi« e indicando che il presidente del consiglio tornerà a incontrare il presidente del Cio Thomas Bach già all’inizio del prossimo anno, tra gennaio e febbraio, a Losanna.

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