Auditorium, Marino presenta il cda e si difende: "Io trasparente, si vuole impedire il confronto" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Auditorium, Marino presenta il cda e si difende: “Io trasparente, si vuole impedire il confronto”

– Il sindaco di Roma Ignazio Marino è arrivato all’Auditorium Parco della Musica dove vengono presentati i nuovi vertici dell’istituzione: un Cda a cinque che stamattina ha nominato al suo vertice Josè Ramon Dosal. Nel Cda anche il presidente Aurelio Regina, Laura Biagiotti Cigna, Azzurra Caltagirone e Valter Mainetti. Al suo arrivo, come di consueto ultimamente, il primo cittadino è stato accolto da una ressa di giornalisti e cameramen.«È una bellissima giornata in cui si presenta alla città e al Paese un nuovo Cda che ha scelto degli obiettivi molto precisi e importanti – ha detto Marino -. Ringrazio il Cda precedente e Carlo Fuortes che ho la responsabilità di aver sottratto alla fondazione Musica per Roma perchè avevo trovato una situazione drammatica al Teatro dell’ Opera che lui ha accettato di guidare. Credo che il nuovo Cda sia straordinaria . Io ho fortemente voluto una figura altissima a livello internazionale al suo vertice. Abbiamo avuto oltre 140 cv e poi abbiamo scelto quello che ci sembrava migliore», ha aggiunto parlando del nuovo ad. Dosal, la cui nomina è stata ratificata proprio oggi dal nuovo Cda ha promesso: «Farò di tutto per fare una transizione morbida, dobbiamo cercare il giusto equilibrio tra l’aspetto culturale e commerciale, per portare la fondazione ad una autosufficienza finanziaria. Dobbiamo fare dell’Auditorium il centro della cultura e dello svago di tutti i cittadini di Roma, avvicinarlo a tutti i cittadini. Lavoreremo per un Auditorium protagonista della vita culturale di Roma. È un progetto ambizioso e sono sicuro che possiamo farcela». «Polemiche sul Cda dell’Auditorium? È un cda straordinario e lo rivendico. Io so che di questa squadra è contento anche il presidente della Regione Lazio Zingaretti e il presidente della Camera di Commercio Tagliavanti». Così il sindaco di Roma Ignazio Marino a proposito del nuovo Cda dell’Auditorium fortemente criticato dal commissario Pd Matteo Orfini. «È un cda equilibrato -spiega- composto da due giovani donne capaci, Azzurra Caltagirone e Lavinia Biagiotti, il professor Mainetti, il nuovo ad Dosal Noriega ed un presidente di continuità, Regina». Marino ha rivendicato il metodo usato per la ricerca dell’ad. – «Il metodo in cui io credo è scegliere sulla base di competenze e non sulla base degli amici o delle conoscenze. Se anche i giornalisti venissero scelti così, certamente, molti di voi che lavorano durissimamente e vengono premiati poco – e magari non hanno cognomi o amicizie importanti – probabilmente potrebbero essere in posizioni diverse. Io ne sono convinto e spero che questo accada in ogni luogo. Mi rivolgo ai giovani che spesso lasciano il nostro Paese e non vogliono tornare perchè non hanno la certezza di essere valutati in base alle loro capacità». Lo ha detto il sindaco di Roma Ignazio Marino parlando all’Auditorium.«Ho usato stesso metodo che si usa ovunque per la guida di istituzioni culturali di alto livello, si fa una ricerca a livello istituzionale -ha concluso- lo stesso metodo ho usato per Acea, io ho fatto una ricerca per competenza non, ho messo i miei amici». «Io mi chiedo perchè in questo momento di fronte a un sindaco che ostinatamente e orgogliosamente chiede un confronto in un luogo democratico e deputato in Aula le forze politiche utilizzino ogni strumento possibile, anche le dimissioni di massa, per impedire un confronto?». Così il sindaco di Roma Ignazio Marino.A chi gli sottolinea che è il Pd che vuole «impedire il confronto» in Aula, Marino risponde: «Le forze politiche perchè, come lei sa» per arrivare a quota 25 consiglieri dimissionari e far così decadere il consiglio «servono diverse forze politiche che si alleano e impediscono al sindaco della Capitale di Italia di presentarsi in maniera trasparente di fronte all’Aula e spiegare le sue ragioni». «Se c’è una tale determinata e fortissima ostinazione che porta a chiamare i consiglieri eletti dal popolo e persuaderli a sottrarsi al confronto con il sindaco eletto dal popolo ci sarà un motivo che a me sfugge. Voi siete giornalisti quindi potete cercare le risposte», ha aggiunto. – «La comunicazione delle indagini è un atto dovuto per svolgere le indagini. Io sono convinto di aver spiegato bene le mie ragioni e la mia trasparenza». Così il sindaco Ignazio Marino sulla notizia deal sua iscrizione nel registro degli indagati nell’inchiesta sulle spese di rappresentanza.«Due forze politiche, An-Fdi e il M5S – ha esordito Marino interpellato in merito -, hanno presentato un esposto in Procura. Io mi sono presentato, e ringrazio la magistratura, come persona informata dei fatti. Voi tutti sapete che la comunicazione delle indagini è un atto dovuto per svolgere le indagini e eventualmente arrivare anche a una procedura di archiviazione. Io sono assolutamente convinto di aver spiegato alla magistratura le mie ragioni e la mia trasparenza. Sono assolutamente convinto di non avere utilizzato denaro pubblico per fini privati, semmai denaro privato per fini pubblici». «Non bisogna confondere il percorso della magistratura con il percorso della politica. Le questioni della magistratura devono essere risolte dalla magistratura nella sua indipendenza, quelle della politica dalla politica». Lo dice il sindaco di Roma Ignazio Marino. Un foglietto e poche note, quasi una lista, vergata nell’immancabile inchiostro in verde. Aveva questo stamani Ignazio Marino tra le mani mentre prendeva parte alla presentazione del nuovo Cda dell’Auditorium di Roma. Sul foglietto si legge una sorta di elenco, forse cose da portare via nell’imminente trasloco dal Campidoglio. Forse cose da ricordare. «Scatole eleganti, due foto Tes (tessera?, ndr), piccolo mappamondo, scrittoio, cassetti». Le ultime due parole sono evidenziate, la prima da una freccia e la seconda è inscritta in un cerchio. Tutto scritto nel colore dell’inchiostro preferito da sindaco Marino, il verde. Proprio come Palmiro Togliatti.

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