Marino, dai Fori pedonali ai viaggi negli States: la storia di un marziano a Roma | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Marino, dai Fori pedonali ai viaggi negli States: la storia di un marziano a Roma

Dai disordini di Tor Sapienza allo scandalo scontrini, dai viaggi in America ai fastosi funerali del boss Casamonica. Ma anche l’addio alla discarica di Malagrotta e la pedonalizzazione dei Fori Imperiali, la lotta ai tavolini selvaggi e ai camion bar. È una consiliatura «tormentata» quella di Ignazio Marino, il sindaco «marziano» della capitale che oggi ha deciso di ritirare le dimissioni annunciate il 12 ottobre scorso. Di seguito alcune delle tappe che hanno «segnato» i suoi 869 giorni da sindaco. FORI IMPERIALI – La pedonalizzazione dei Fori Imperiali, ad agosto 2013, è il primo atto da sindaco da parte di Ignazio Marino. La chiusura della strada da Natale anche a bus e taxi potrebbe essere ora uno dei suoi ultimi atti. MALAGROTTA – Solo pochi giorni dopo, il primo cittadino chiude Malagrotta, la più grande discarica europea, e decide di puntare sul potenziamento del servizio di raccolta rifiuti, in primis attraverso il porta a porta, oggi già in funzione in alcuni Municipi della Capitale. TOR SAPIENZA – A novembre 2014 scoppia il caos a Tor Sapienza, quartiere alla periferia della Capitale. I cittadini scendono in piazza contro i rifugiati di un centro d’accoglienza. Cassonetti in fiamme e scontri tra abitanti e stranieri. Il sindaco era a Londra. Al suo ritorno decide di visitare il quartiere,i residenti lo contestano. Il Pd chiede un cambio di rotta ed il sindaco, dato sempre più in bilico, risponde con un rimpasto di giunta. LA PANDA ROSSA – Sempre negli stessi giorni, il chirurgo dem finisce nei guai per la sua Panda rossa multata per sosta vietata nel centro storico di Roma. Il pass è scaduto, ma il primo cittadino parla di «disattenzioni» degli uffici capitolini. Al termine di una ridda di polemiche, si presenta in Aula Giulio Cesare dove annuncia di aver pagato gli oltre 1.000 euro di multe «anche se non dovevo», dice ai consiglieri. MAFIA CAPITALE – A dicembre 2014 il Campidoglio viene travolto dall’inchiesta sul «Mondo di Mezzo». La Procura porta alla luce il collaudato sistema criminale guidato dall’ex Nar Massimo Carminati e dal suo braccio destro Salvatore Buzzi. Gli arrestati sono 81, tra cui l’ex assessore Daniele Ozzimo e alcuni consiglieri comunali del Pd. Centinaia gli indagati, compreso l’ex sindaco Gianni Alemanno. Il Pd corre ai ripari e viene affidato al commissario Matteo Orfini, mentre in Campidoglio arriva il magistrato antimafia Alfonso Sabella. VIA CAMION BAR DAL COLOSSEO – A luglio 2015 debutta il nuovo piano del Campidoglio contro i camion-bar nel centro storico. Gli ambulanti su quattro ruote lasciano il Colosseo e Piazza di Spagna, da anni «ostaggio» del degrado. Prosegue poi la lotta al ‘tavolino selvaggiò nel centro storico della città. FUNERALI CASAMONICA – Ad agosto di quest’anno vanno in scena a Roma i funerali in stile Padrino di un boss del clan Casamonica. Lo scandalo della carrozza dorata trainata da sette cavalli, con lancio di petali da un elicottero tiene banco su tutti i media. Ma Marino si trova in ferie, forse ai Caraibi, nonostante proprio in quei giorni fosse in programma la conferenza con cui il ministro Alfano avrebbe annunciato la sua decisione sul commissariamento del Campidoglio. VIAGGIO IN USA E SCONTRINO GATE – A settembre Marino decide di tornare negli Usa per incontrare papa Bergoglio al Forum delle famiglie a Philadelphia. Sarà proprio il Pontefice a specificare di non averlo invitato. L’opposizione soffia sulla polemica per le spese sostenute nei suoi viaggi. Marino pubblica online tutte le spese fatte con la carta di credito comunale. Le opposizioni presentano esposti, evidenziando varie inesattezze. La procura indaga e Marino si dimette. Il sindaco poi chiarirà la vicenda con dichiarazioni spontanee ai magistrati.

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