Anzio, rissa tra vicini di casa: 5 arresti | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Anzio, rissa tra vicini di casa: 5 arresti

I Carabinieri della Stazione di Anzio, con l’ausilio del personale dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia, questa notte hanno arrestato 5 italiani, quasi tutti con precedenti penali e di età compresa tra i 27 ed i 65 anni, con l’accusa di rissa e, per due di loro, anche di resistenza e lesioni a P.U.. I fatti si sono verificati in zona di Marechiaro da dove, nella tarda serata di sabato, era partita una richiesta di intervento di alcuni cittadini che avevano segnalato un principio di incendio che aveva riguardato la parte posteriore di un’autovettura parcheggiata nella rampa di accesso del garage di un’abitazione. Dai successivi accertamenti è effettivamente emerso che ignoti, dopo aver cosparso verosimilmente del liquido infiammabile, avevano fatto esplodere un petardo nei pressi del mezzo cercando di innescare un incendio che, di fatto, non si è propagato per l’immediato intervento degli stessi proprietari che hanno spento le fiamme sul nascere con dell’acqua. I militari, giunti sul posto per il danneggiamento del veicolo, si sono trovati dinanzi ad una vera e propria rissa fra i proprietari della macchina ed alcuni vicini di casa con i quali, in virtù molto probabilmente di una discussione sorta proprio per il principio di incendio del mezzo, erano arrivati alle vie di fatto colpendosi violentemente con calci, pugni ed oggetti di fortuna. Da lì a poco sono tempestivamente sopraggiunte diverse pattuglie dei Carabinieri che con non poche difficoltà, e per qualche militare anche con qualche lesione riportata nel tentativo di frapporsi fra le parti, sono riusciti a sedare la lite evitando così conseguenze ben peggiori. I 5 uomini coinvolti nella rissa, tutti trasportati e visitati presso l’Ospedale di Anzio, hanno riportato lesioni giudicate guaribili fra i 3 ed i 7 giorni. Al termine di tutti gli accertamenti, una volta ricostruita l’esatta dinamica dell’accaduto, i soggetti sono stati tratti in arresto e sottoposti agli arresti domiciliari, in abitazioni comunque distanti fra di loro, in attesa di essere giudicati con il rito direttissimo nella giornata di domani.

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