Mafia capitale, pubblica la lista dei 101 funzionari infedeli. Martedì le prime sentenze | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Mafia capitale, pubblica la lista dei 101 funzionari infedeli. Martedì le prime sentenze

Nomi noti, presenti nelle migliaia di carte della maxinchiesta su Mafia Capitale. Il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, prova a sgonfiare il tormentone della lista dei 101 nomi allegati alla relazione della Commissione di accesso presso Roma Capitale e finiti all’attenzione del procuratore Giuseppe Pignatone e dei suoi pm. In una nota il prefetto cerca di fare chiarezza spiegando che il documento, che resta secretato, è di fatto una «guida predisposta per agevolare la lettura della corposa relazione e contiene i nominativi delle persone» riportati al suo interno. Si tratta, in sostanza, non solo di dipendenti comunali, «ma anche amministratori pubblici, soggetti appartenenti o collusi a Mafia Capitale ed altre persone, citati, a vario titolo, negli atti pubblici» dell’ inchiesta su cui si fonda in larga parte la relazione che verrà in parte depositata dalla Procura giovedì alla prima udienza del maxiprocesso. Insomma, una lista di nomi non nuovi e già noti. Fonti qualificate affermano, inoltre, che la relazione è stata desecretata venerdì scorso: ma la decisione non ha riguardato la lista sulla quale è rimasto e rimane il segreto. Nella lista ci sono i nomi di soggetti imputati al processo contro Mafia Capitale, di funzionari e dirigenti del Comune e anche di privati che compaiono nelle carte della Commissione prefettizia. Nella sua dichiarazione Gabrielli non risparmia stoccate anche per il ‘clamore mediaticò sorto intorno alla lista. Il prefetto parla apertamente di «inesattezze» che «finiscono per alimentare l’idea – destituita di fondamento e della quale non si avverte il bisogno – di processi non trasparenti, logorando i rapporti di collaborazioni tra le Istituzioni che agiscono nel contesto capitolino». Sul punto il prefetto aggiunge che Roma Capitale, fino ad oggi, non ha mai formalmente rappresentato l’esigenza di acquisire la lista. «I nominativi dei dipendenti capitolini (complessivamente 18), per i quali era stato richiesto, sulla base delle determinazioni assunte il 27 agosto scorso dal Consiglio dei Ministri, l’avvio del procedimento disciplinare, sono stati comunicati» all’amministrazione capitolina «fin dai primi giorni dello scorso mese di settembre». E ancora: «da quanto comunicato dal Campidoglio, risulta che le relative iniziative disciplinari siano state intraprese alla metà di ottobre. In particolare è stato segnalato che, ad oggi, i dipendenti oggetto di misure cautelari sono stati sospesi dal servizio, altri sono stati trasferiti ad altro incarico, per altri ancora l’Amministrazione sta procedendo ad approfondimenti informativi al suo interno». Domani, intanto, arriverà la prima sentenza su Mafia Capitale. Il gup Anna Criscuolo è chiamata a decidere sulla posizione di quattro imputati che hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato. Si tratta di Emilio Gammuto, Emanuela Salvatori, Raffaele Bracci e Claudio Gaudenzi. Nei loro confronti le richieste della Procura variano dai cinque ai tre anni e sei mesi di reclusione per accuse che vanno, a seconda delle posizioni, dalla corruzione all’usura. Giovedì, invece, prende il via il maxiprocesso: 46 gli imputati, tra loro Massimo Carminati e Salvatore Buzzi. E anche i politici accusati di far parte del sodalizio. I fari sono puntati tutti lì.

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